TRIESTE. Affollatissima la sala Alessi del Circolo della Stampa in occasione della presentazione del volume ”Giuliani nel mondo. Con le nostre radici verso il futuro”, pubblicazione (pagg. 128) edita dall’Associazione Giuliani nel mondo, e curata dal presidente onorario del sodalizio Dario Rinaldi.
A rivolgere un saluto e un grazie a tutti i presenti – tra cui i 15 giovani del XIII stage formativo culturale giunti a Trieste da ogni parte del mondo, e gli anziani del II soggiorno per emigrati anziani di origine giuliana – è stato il presidente dei Giuliani, Dario Locchi, che ha precisato come il titolo della pubblicazione sia anche la sintesi del tema scelto per il quarantennale del sodalizio. Il volume, uscito grazie al sostegno finanziario della Regione, la collaborazione del Comune e l’apporto spontaneo di circoli e privati, è stato scritto e realizzato con precisione del materiale storico documentario – ha detto Locchi – e con grande amore per i nostri emigrati e per ciò che rappresentano. Un grazie da parte di Locchi anche per la presenza del maestro Umberto Lupi, di Viviana Facchinetti che in occasione di queste manifestazioni ha curato un documentario, e di Pamela Rabacio che curerà la trasmissione in diretta web delle varie cerimonie e anche i collegamenti in teleconferenza degli emigrati che non sono giunti a Trieste. E un pensiero affettuoso a tutti i componenti dell’associazione (dal direttore Fabio Ziberna al vice direttore Franco Miniussi) per il loro straordinario impegno.
”Giuliani nel mondo. Con le nostre radici verso il futuro” intende privilegiare la sintesi e l’immagine, ha esordito il curatore Rinaldi sottolineando come i testi siano molto brevi e numerosissime le foto. Questa pubblicazione infatti, riporta la documentazione arricchita e completata della mostra che si è tenuta a Trieste, a Palazzo Costanzi il 15 marzo 2004. Pubblicazione che non vuole avere rigore scientifico ma è soprattutto «un mezzo e un modo per continuare il dialogo tra i tanti giuliani che vivono e operano nei cinque continenti: l’album di una grande famiglia che attraversa oltre un secolo, ricostruito con le immagini disperse di molti protagonisti e le loro vibranti testimonianze».
Il volume, ha detto ancora Rinaldi, si suddivide in quattro parti con cinquanta capitoletti di estrema essenzialità e ben 400 fotografie, immagini di dolore e di addii, di lacerante rimpianto e di sacrifici, di voglia di ricominciare, di lenta e difficile integrazione. Vi si dipana la storia dell’emigrazione giuliana nel mondo, che inizia negli ultimi tre decenni dell’800 e si conclude verso gli anni ’60 del ’900. Migrazione che ha avuto vari flussi: prima del 1918 ci furono diverse partenze verso l’America latina dalle zone rurali dell’Istria e del Goriziano. Tra le due guerre, si sono registrati flussi migratori soprattutto dall’Isontino verso i Paesi del Sudamerica. Nel secondo dopoguerra, le drammatiche vicende dell’esodo dall’Istria, Fiume, Dalmazia e Quarnaro. Le ultime pagine sono dedicate ai giovani e al futuro.
Oggi le manifestazioni per il quarantennale proseguono alle 9.30 al Revoltella con il convegno ”I Giuliani nel mondo verso il domani: nuove generazioni e mobilità professionale”; alle 15 proiezione del documentario ”Trieste fra storia e futuro: dall’Adriatico oltre l’Atlantico” di Viviana Facchinetti con interventi dei rappresentanti dei circoli e dei giovani e anziani ospiti a Trieste; alle 19 apertura della mostra ”Con le radici nel nuovo Millennio” al Museo istriano e visita alla Bancarella.
Grazia Palmisano su Il Piccolo del 17 settembre 2010