Il Consiglio europeo ha dato semaforo verde alla presentazione da parte della Commissione entro il 2014, anno della presidenza italiana dell’Ue, di una “Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica”. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi ha personalmente condotto un’intensa azione politico-diplomatica che ha reso possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo. Tale azione ha trovato concreta e proficua articolazione sia nei frequenti incontri e contatti bilaterali avuti da Terzi con i suoi colleghi degli altri Paesi aderenti alla Strategia – Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia – sia nei confronti dei vertici delle istituzioni comunitarie.
«Sono convinto – ha affermato il titolare della Farnesina – che la Strategia garantirà un forte impulso al percorso europeo dei Paesi dei Balcani ed alla creazione di nuove opportunità nei settori delle infrastrutture, dell’ambiente, dell’energia, e del turismo, con ricadute molto positive per le nostre imprese. Incentiverà allo stesso tempo – osserva Terzi – il migliore utilizzo dei fondi comunitari e nazionali in quei settori». La Strategia lanciata a Bruxelles si colloca in un contesto ideale di continuità strategica con l’Iniziativa Adriatico-Ionica (Iai), lo strumento intergovernativo creato su impulso dell’Italia più di dieci anni fa e a cui partecipano gli stessi Paesi che aderiscono alla Strategia Ue. Una “scommessa” vincente da parte dell’Italia nel ritenere, sin da allora, che solo attraverso la cooperazione regionale sarebbe stato possibile assicurare alla regione un futuro di crescita economica, stabilità politica e piena riconciliazione.
(fonte “Il Piccolo” 15 dicembre 2012)