Il nostro lettore Silvano Manzin (Verona), che abitò per un certo tempo a Dignano d'Istria fino all'esodo, ci chiede come mai i cittadini dignanesi venissero chiamati "bumbari". Esaudiamo questo desiderio di conoscenza con l'aiuto del sito www.istriadalmazia.it.
I vecchi abitanti di Dignano d'istria parlano ancora un antico dialetto romanzo e sono fieri dei loro soprannomi – spesso fantasiosi, ogni famiglia ha il suo – anche se uno li unisce tutti. Infatti, in Istria sono conosciuti come “Bumbari”.
Ed ecco quindi la leggenda legata a questo soprannome. Nel corso del suo regno Francesco I d’Asburgo visitò parecchi paesi della bassa Istria tra i quali, appunto, Dignano. Il podestà, informato di una tale illustre visita, fece subito vestire gli abitanti, soprattutto le ragazze e i giovanotti, con i loro bellissimi e caratteristici costumi. L’imperatore venne accolto dalla folla con applausi, con uno spettacolo di canti e di balli popolari e il primo cittadino espresse all’imperatore la gioia sua e quella di tutti i dignanesi di averlo tra loro. Al che l’imperatore Francesco I rispose: “Davvero mi congratulo con lei e con la sua gente perché costumi, canti e balli sono davvero molto belli, però ho notato che i suoi concittadini sono un po’, come dire, burberi”.
Partito l’imperatore tutti domandarono subito all’esimio podestà: “Che jo deito l’imperatur?” Un po’ piccato il podestà rispose: “El jo deito che sogni bei, bravi ma un po’ boumbari”…
E da quel giorno “bumbari” sono rimasti!