Il Comune di Monfalcone (Gorizia) può tirare un sospiro di sollievo e considerare finalmente chiusa la polemica sul monumento di via dell’Istria in ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo. L’accordo tra l’amministrazione municipale e le associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, infatti, è stato trovato: il monumento ”incriminato” verrà ingrandito, spostato di alcuni metri per sistemarlo in una posizione più visibile e centrale e, infine, vi verrà apposta una nuova targa, con la semplice dicitura: «Il Comune di Monfalcone ricorda le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata».
Non compariranno, quindi, le parole del Presidente Carlo Azeglio Ciampi che negli ultimi mesi avevano sollevato un enorme poleverone. Parole che invitavano a superare le divisioni anche mettendo in correlazione il dramma delle foibe e le responsabilità delle dittature nazi-fasciste, che non erano proprio state digerite dalle associazioni degli esuli. Motivo per cui il Comune aveva deciso di coprirle con una specie di adesivo nero.
Ma, come prevedibile, neanche quello era bastato. Le associazioni, infatti, avevano minacciato di presentarsi in massa e manifestare sotto le finiestre del Municipio, se non fosse stato costruito un nuovo manufatto, «più dignitoso» delle due sole pietre carsiche sistemate in via dell’Istria, nel giardino del Parco della Rocca.
Come si diceva, però, la maxi-protesta è stata evitata. L’altra sera la vicesindaco Silvia Altran ha incontrato in Municipio l’Associazione Nazionale Venegia Giulia e Dalmazia, la Lega Nazionale, l’Unione degli istriani, il Circolo di cultura istro-veneta Istria e il Comitato 10 febbraio. E l’accordo è stato trovato.
«Con questa intesa si mette definitivamente la parola fine a una lunga polemica – spiega Silvia Altran -. Il monumento verrà ingrandito e abbellito, e sarà spostato di cinque o sei metri, in una posizione più centrale e visibile del giardino di Parco Rocca. La targa non riporterà le frasi del Presidente Ciampi, per evitare ulteriori polemiche. Il Comune ha fatto un grande sforzo di collaborazione e disponibilità. Con questo manufatto si vuole costruire un ricordo utile soprattutto ai giovani».
Il nuovo monumento dedicato agli infoibati verrà realizzato entro il 10 febbraio, Giorno del Ricordo. Ed è molto probabile che l’inaugurazione avverrà proprio in quella data. Soddisfazione per l’accordo raggiunto anche da parte delle associazioni degli esuli. «Dopo le polemiche sullo scarno manufatto, sul pietrume che il Comune aveva preteso di dedicare alle vittime italiane della pulizia etnica del maresciallo Tito, scatenate anche dalla frase commemorativa del Presidente Ciampi – commenta Massimiliano Lacota, presidente dell’Unione degli Istriani – è stato raggiunto un accordo che ci soddisfa».
Elisa Coloni su Il Piccolo del 18 dicembre 2009