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18 dic – Per Boris Pahor siamo tutti slavi…

Dalla rubrica LETTERE de Il Piccolo del 17 dicembre 2010

Lo scrittore triestino Boris Pahor in un articolo apparso il 10 sul “Corriere della Sera” definisce “un croato italianizzato” il prof. Arturo Cronia, che lo laureò a Padova.

Ho conosciuto personalmente il professore e smentisco. Arturo Cronia era nato nel 1896 a Zara da famiglia italianissima e aveva frequentato il ginnasio-liceo della città, che negli ultimi anni del dominio austriaco era un centro di prim’ordine di cultura italiana. Aveva poi studiato a Graz, Praga e finalmente a Padova dove si era laureato.

Con studi che spaziavano dal ceco al russo, dallo slovacco al bulgaro e allo sloveno, aveva insegnato a Brno, Bratislava e Praga fino ad essere chiamato nel 1940 ”per chiara fama” come ordinario alla cattedra di Lingua e Letteratura serbo-croata ed incaricato di filologia slava all’Università di Padova, dove rimase fino alla morte nel 1967.

Il noto glottologo Carlo Tagliavini lo definì allora ”il miglior conoscitore della lingua e letteratura serbo-croata” nel nostro paese.

Un busto in bronzo lo ricorda – fatto rarissimo nell’ultimo secolo – nella sala La Basilica del Palazzo del Bo’.

Nessuno lo ha mai sentito definirsi croato e chi lo ha conosciuto ricorda con rispetto e simpatia i suoi sentimenti di italianità, in particolare quando ricordava la sua città perduta alla Jugoslavia.

Franco Luxardo, Torreglia (Padova)

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