Nella veloce visita a Trieste di questi giorni, Vittorio Sgarbi ha avuto l'opportunità di visitare il neonato Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata.
Il suo entusiasmo è palpabile: «A Trieste dunque qualcosa s’è fatto da quando non ci vengo, qualcosa si è mosso, ho visto questo museo che è bellissimo in sé e per quello che consente di vedere, il segno di quelle masserizie degli esuli, nello stesso tempo – prosegue Sgarbi – potrebbe essere la sede ideale dei quadri della collezione istriana per i quali da sottosegretario mi ero tanto occupato».
Per il critico il Museo, che all’interno ha una struttura-simbolo a memoria del pezzo amaro della storia istriana, le foibe, «è di straordinaria bellezza, con quel varco dentro la struttura che denota una grande intelligenza architettonica. Se c’è qualcosa per cui vale la pena di fare l’elogio a Trieste – prosegue Sgarbi – è proprio questa, aprendo quel museo il sindaco Dipiazza ha fatto cosa ottima. Perché ha un significato politico universale, a uno ”straniero” che frequenta Trieste suscita ammirazione».
(fonte Il Piccolo)