Il sito archeologico dell'antica Nesazio, vicino al villaggio di Altura, è stato di nuovo nel mirino dei ladri, forse meglio dire vandali: hanno compiuto il ”colpo” più grosso negli ultimi 20 anni. Dal ripostiglio o casetta espositiva sono stati trafugati una ventina di oggetti: otto risalenti alla Preistoria, due al Medioevo e una decina dell'Età antica. Come spiegato da Darko Komso, direttore del Museo archeologico istriano cui appartiene il sito di Nesazio, i vandali si sono portati via un punteruolo in osso, un pettine in osso, alcune lampade medievali e antiche nonché frammenti di vetro e ceramica.
«Il valore commerciale degli oggetti rubati non è grande – spiega Komso -, visto che i reperti di grande valore sono al sicuro nell'edificio del museo, però è notevole il valore culturale. I ladri non troveranno acquirenti per la loro refurtiva, per cui con questo ignobile gesto possono solo complicarsi la vita».
Nesazio è il più forte castelliere istriano sul Quarnero. Sorse all'incirca nel 15.o secolo a.C. ed è annoverato tra le più antiche sedi in cui veniva praticata la cremazione dei defunti. La località, meta di turismo culturale, viene ricordata soprattutto per l'epica difesa dell'indipendenza istriana dall'assedio del console romano Claudio Pulcro.
(p.r. su Il Piccolo del 18 febbraio 2011)