Attorno al Giorno del Ricordo, quest'anno, si è fatto un gran parlare, soprattutto dal fronte negazionista e giustificazionista, dell'italianizzazione forzata dei cognomi che venne effettuata in Istria e Dalmazia dal regime fascista.
Sappiamo che in molti vi aderirono, sintomo anche di uno scontro in atto tra i diversi nazionalismi. Ma furono davvero tutti obbligati a togliere quel "ich" finale? Non c'era proprio scampo? O si trattava di una possibilità che veniva offerta?
La controprova possiamo farla scorrendo l'indirizzario del nostro giornale mensile "Difesa Adriatica". A tanti decenni di distanza andiamo a vedere che cognomi troviamo, in teoria tutti italianizzati visto che alcuni danno per scontato tale imposizione.
Adamic, Alacevich, Andreicich, Anelich, Babich, Bachich, Bacich, Barbalich, Baretich, Barich, Becich, Belich, Bellasich, Belletich, Bellulovich, Bencich, Bernobich, Beucich, Bisiach, Blascovich, Bozic, Brajac, Bravarich, Burich, Bussanich, Camalich, Carcich, Carlich, Carlovich, Carstulovich, Cattalinich, Cattich, Cech, Cehic, Cernich, Chersich, Chialic, Cicovich, Ciurcovich, Clarich, Cnapich, Cociancich, Coludrovich, Copaitich, Corich, Coslovich, Cosulich, Covacich, Crassevich, Crastich, Cretich, Curkovic, Cuttich, Cvetnich.
E ci siamo fermati solo alla lettera C…