Trascorreranno 18 mesi di tempo per la progettazione e altri 36 mesi per i lavori di costruzione, cosicché il secondo terminal container a Fiume dovrebbe entrare in funzione nel 2017.
È questo il cronoprogramma contenuto nel contratto che è stato firmato ieri a Fiume tra esponenti dell’Autorità portuale e quelli della joint venture italo-croata a cui è stata affidata la realizzazione dello scalo contenitori in Riva Zagabria. Del gruppo fanno parte le italiane Co.Ed.Mar, Grandi Lavori Fincosit e Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro e la croata Osijek Koteks. La loro offerta, pari a 70 milioni e 580 mila euro, si era imposta al concorso internazionale al quale avevano partecipato altre sei imprese.
La nuova banchina sarà lunga 400 metri e potrà vantare un pescaggio di 18 metri, il maggiore in Adriatico. Potrà movimentare annualmente fino a un massimo di 500 mila teu che sommato ai quantitativi portati in dote dallo scalo in Brajdica farà di Fiume (è stato detto ieri alla cerimonia della firma) il più grande porto contenitori nell’Adriatico settentrionale. Il progetto Riva Zagabria prevede una banchina lunga complessivamente 680 metri, cosicché i restanti 280 saranno costruiti tramite un modello di partenariato pubblico-privato. A patto che si faccia avanti un investitore privato.
Andrea Marsanich
“Il Piccolo” 18 aprile 2012
Un’immagine del porto di Fiume (foto www.trekearth.com)