L’autostrada Fiume–Trieste è un progetto che va riattualizzato quanto prima, senza ulteriori ritardi, nell’ottica dei comuni interessi europei. La presa di posizione è di quelle forti e arriva da un personaggio autorevole, per giunta residente a Fiume e “prestato temporaneamente” a Zagabria, il neo ministro croato della Marineria, Trasporti e Infrastrutture, Zlatko Komadina, fino a poche settimane fa presidente della Regione quarnerino–montana. Intervistato dal fiumano Novi list, il titolare di uno tra i ministeri più importanti del governo Milanovic (centrosinistra) si è soffermato sul pluridecennale progetto della Fiume–Trieste, ostacolato nella sua realizzazione da Lubiana che mai ha visto di buon occhio un asse autostradale che collegasse il Borgo Teresiano e il capoluogo del Quarnero.
«Ma i tempi sono cambiati – ha rilevato – la Croazia vede avvicinarsi il traguardo dell’Unione europea e pertanto va instaurata una comune politica dei trasporti, contraria ad interessi parziali che invece dominavano in passato. Mi sono assunto l’obbligo di contattare le competenti autorità slovene per parlare dell’autostrada Fiume–Trieste, progetto che non può attendere in eterno. In tale contesto voglio fare presente che la rete autostradale croata dovrebbe essere collegata a quella slovena tramite tre corridoi che da parte nostra sono già stati definiti. Gli allacciamenti vanno ora concordati con i colleghi sloveni».
Quindi Komadina ha detto di credere che d’intesa con il Paese vicino si possa procedere all’inizio dei lavori di costruzione del segmento autostradale che andrebbe da Rupa, alle spalle di Fiume, in direzione di Postumia. «Il troncone sarebbe d’interesse comune per la Croazia e la Slovenia – ha aggiunto – ma anche per l’Italia e l’Austria». Resta da vedere quale sarà la reazione di Lubiana alle dichiarazioni di Komadina, portavoce di generazioni di fiumani, istriani, quarnerini e dalmati che da tanto tempo sperano di poter raggiungere Trieste da Fiume, impiegando non più di una trentina di minuti. Preferibilmente senza valichi di confine tra i piedi.
Andrea Marsanich
“Il Piccolo” 18 gennaio 2011
La piccola ma “strategica” e storica stazioncina ferroviaria di Mattuglie (Fiume)
