magnaistria

18lug/16.56 – ANVGD distribuisce il docu-film ”Magna Istria”

Il cibo, e le sue tradizioni, come cultura: non è una novità, perché è noto che l’alimentazione, olio e vino inclusi, sono eccellenti “marcatori” della civiltà e della sua evoluzione. Ma raccontare la storia, ed una delle più drammatiche del Novecento, assumendo come pretesto la ricetta perduta di una esule istriana che una nipote vuole fortemente recuperare, è un’inedita e curiosa chiave di lettura, che si sono cimentate a forgiare le autrici di Magna Istria, Francesca Angeleri – sua l’idea e la sceneggiatura con Cristina Mantis e Daniela Piu – e la regista Cristina Mantis, una produzione Maurizio Perrone per «Route 1» in collaborazione con l’Anvgd, la Regione Piemonte e la Fondazione Crt.

 

La ricerca della ricetta perduta parte da Torino, storico insediamento nel secondo dopoguerra di profughi italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia cedute alla Jugoslavia di Tito. La giovane Francesca ha perduto il libro della nonna nel quale era trascritta anche la misteriosa composizione de «il Castello di Croccante», che nessuno pare conosca o ricordi. Cerca e ricerca, dapprima nelle immediate vicinanze poi sempre più lontano, la ragazza finisce per giungere in Istria, nell’Istria contemporanea che le svelerà gli infiniti risvolti, storici e umani, di un doloroso passato, quello egregiamente incarnato dalle esuli istriane riprese nel film-documentario, riservate, dignitose ed autentiche signore come l’antica educazione acquisita le ha plasmate con tutta naturalezza.  

 

In Istria Francesca ha modo di avvicinare e percepire, ancora visibili nelle anime, nonostante gli oltre sessant’anni dall’esodo della popolazione italiana, le ferite non chiuse degli esuli e di quanti sono «rimasti» nei territori ceduti, in un contesto per decenni ostile e avverso; ma non manca di registrare le voci casuali della maggioranza slavofona di oggi, talvolta reticenti e sospese come se ancora aleggiasse sull’Istria l’ombra di remoti e indicibili orrori, di straordinarie ingiustizie che si ha difficoltà a nominare.

 

Ma le ricette gustose sono anche, nella loro antica sapienza e costante perfezione, ricette di una inedita possibilità di apprendimento, per la giovane Francesca come per tutti coloro che ignorano quegli eventi e che possono, attraverso questo docu-film dalla cadenza leggera ma dalle sequenze intrise di poesia e ricche di rimandi – come echi dispersi di cui ci pervenga almeno una sillaba – avvicinarsi alla storia dell’Istria per un accesso singolare ma oltremodo accattivante.

 

«Nutrimento alle identità annientate e ai ricordi ossessivi e mai affrancati», si legge tra l’altro nella nota delle autrici, a significare la stretta relazione tra la memoria sacrale del cibo e il ricordo storico degli eventi, tra la scena perduta delle origini e la sua ri-creazione nella dimensione domestica della nuova vita, faticosamente rinata altrove. Un’indagine, questa di Magna Istria, che bene comunica, ai profughi che lo vedranno ed ancor meglio al più vasto pubblico al quale va raccomandato, un grande capitolo di storia italiana che solo le convenienze del lungo dopoguerra hanno tentato di ridurre al silenzio.

 

Il Dvd “Magna Istria” della durata di 76 minuti contiene anche una versione con sottotitoli in inglese. L’opera è disponibile presso la Sede nazionale ANVGD, scrivendo a info@anvgd.it o chiamando lo 06 5816852, al costo di 18 euro. E’ possibile anche acquistarlo con carta di credito tramite il nostro e-commerce alla pagina https://www.anvgd.it/component/virtuemart/.

 

Anvgd Sede nazionale

 

 

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