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18ott11 – I feed back del Triangolare: Daniel Perini

(segue traduzione)

 

It had always been a dream of mine to play soccer in Italy. So when I was selected to be a Canadian-Istrian representative at the first ANVGD Tournament, I was overwhelmed with emotion. When the date was changed, however, I wasn’t sure if I would be able to attend. I was quite torn as my wife had given birth to our second daughter just one month earlier and my mother suddenly became ill, forcing my parents to cancel their trip to come and watch. It is because of my parents’ history that I was given this amazing experience, yet now, they wouldn’t be able to share in the excitement. After much consideration, it was my mother who convinced me to go and play; to be proud of my heritage and to show the world that the Istrian Spirit was still alive! My mothers’ support and the motto of our Lega Istriana, Ierimo-Semo-Saremo were what convinced me that I should go.

 

This whole experience was more that I could have imagined. I have been playing soccer most of my life but coming to Rome and training with professionals was an amazing experience. Soccer was only one aspect of this great ordeal. Meeting the others from around the world, singing, laughing and just hanging out with other guys was fantastic. We all share similar backgrounds although raised on separate continents. It truly made me feel like the world is– un paese.

 

My entire life I have always been proud of my Italian roots but it was difficult to explain to other Canadians how my parents were born in a land that wasn’t part of Italy any longer. Upon arriving at the tournament, I had the opportunity to meet so many other players and found that our similarities are far greater than our differences. Hearing their stories reminded me of how important it is to continue to explain the history of what happened to my parents and grandparents to my own children. While in Rome, I was referred to as the “Canadian”, but I still have Istrian blood and found it a great honor and privilege to run out of the tunnel at the Stadio Flaminio and hear the Italian National Anthem. That moment made me so proud of my parents and grandparents for all the sacrifices that they made by leaving their beloved Istria behind in search for a better future. It is for this reason that this tournament was so important to me because it reinforces why their stories need to be remembered and told.

 

I want to especially thank the ANVGD for hosting such a wonderful tournament and allowing me to meet such a great group of people. I want to thank Fabio Rocchi for organizing such an amazing event. Thank you to my coaches, Mister Mujesan and Silli for selecting me for this team and allowing me to play on such a beautiful pitch. I have played on many fields in Canada and the USA but this was my first time playing in Italy and it will be an experience I will never forget. Ierimo-Semo-Saremo.

 

Daniel Perini 36 years old, Midfielder F.C. Grion Pola, from Canada origins from Capodistria

 

 

Era sempre stato un mio sogno di giocare a calcio in Italia. Così, quando sono stato selezionato per essere un canadese-istriano al primo Torneo ANVGD, sono stato sopraffatto dall’emozione. Quando la data è stata cambiata, però, non ero più sicuro se sarei stato in grado di partecipare. Ero abbastanza dubbioso, dato che mia moglie aveva dato alla luce la nostra seconda figlia appena un mese prima dell’evento e mia madre si era improvvisamente ammalata, costringendo i miei genitori ad annullare il viaggio per venire ad assistere. E comunque proprio grazie ai miei genitori ho potuto vivere questa straordinaria esperienza, di cui ancora oggi non sono in grado di spiegare l’emozione. Dopo averci pensato su, è stata mia madre a convincermi ad andare a giocare, ad essere orgoglioso del mio patrimonio genetico e per mostrare al mondo che lo Spirito istriano è ancora vivo! A sostenere mia madre è il motto della nostra Lega Istriana in canada “Ierimo-Semo-Saremo”: questo mi ha convinto che dovevo andare.

Tutta questa esperienza è stata più grande di quanto avrei potuto immaginare. Ho giocato a calcio la maggior parte della mia vita, ma venire a Roma e allenarsi con dei veri professionisti è stata un’esperienza incredibile. Ma in fondo il calcio era solo un aspetto di questa grande prova. Incontrare gli altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, cantare, ridere e uscire con gli altri è stato fantastico. Noi tutti condividiamo un background simile, anche se cresciuti in continenti diversi. Ho veramente percepito come il mondo sia una specie di ONU.

Per tutta la mia vita sono sempre stato orgoglioso delle mie radici italiane, ma è stato difficile spiegare agli altri canadesi come i miei genitori sono nati in una terra che era parte di un’Italia che non c’è più. Al mio arrivo ho avuto l’opportunità di conoscere così tanti ragazzi da scoprire che le nostre somiglianze sono molto più vaste delle nostre differenze. Sentire le loro storie mi ha ricordato quanto sia importante continuare a spiegare ai miei figli la storia di quello che è successo ai miei genitori e ai miei nonni. A Roma ero indicato come il “canadese”, ma ho ancora sangue istriano ed è stato un grande onore e privilegio uscire dal tunnel dello Stadio Flaminio e sentire l’inno nazionale italiano. Quel momento mi ha reso molto orgoglioso dei miei genitori e dei miei nonni in ricordo di tutti i sacrifici che hanno fatto, lasciando la loro amata Istria in cerca di un futuro migliore. E’ per questo motivo che questo Triangolare è stato così importante per me, perché rafforza l’idea che le loro storie hanno bisogno di essere ricordate e raccontate.

Voglio ringraziare in particolare la ANVGD per aver organizzato un torneo meraviglioso e che mi ha permesso di incontrare un gruppo così grande di persone. Voglio ringraziare Fabio Rocchi per l’organizzazione di un evento così straordinario. Grazie ai miei allenatori, Mister Mujesan e Silli per avermi selezionato in questa squadra ed avermi permesso di giocare su un campo bellissimo. Ho giocato in molti campi in Canada e negli Stati Uniti, ma questa era la mia prima volta che giocavo in Italia e sarà un’esperienza che non dimenticherò mai. Ierimo-Semo-Saremo.

 

Daniel Perini, 36 anni, dal Canada e originario di Capodistria, centrocampista del Grion Pola

 

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