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19 feb – Alemanno: Italia molto matrigna con gli Esuli

"L'Italia è stata molto matrigna con gli esuli". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, visitando il sacrario di Redipuglia durante il viaggio della memoria nella civiltà istriano-dalmata insieme a circa 300 studenti romani. "Lo è stata per due motivi – ha aggiunto – il primo perché l'aiuto che è stato dato agli esuli, arrivati in tutte le parti d'Italia, non è stato molto forte, né adeguato. Il secondo motivo è perché dal punto di vista storico la cultura ufficiale per tantissimi anni ha negato sia la tragedia delle foibe, sia il dramma dell'esilio e dell'esodo. Questo disconoscimento, questa incapacità di avere memoria di queste tragedie è stato, forse, la ferita più grave per questi esuli. Ferita che oggi si sta rimarginando grazie al Giorno del Ricordo, dedicato alla tragedia delle foibe e dell'esodo da Istria e Dalmazia".

Parlando poi dei paesi balcanici e della loro entrata nell'Unione Europea, Alemanno ha aggiunto: "chiaramente devono entrare con un'idea di giustizia complessiva e quindi ci aspettiamo che in questo percorso ci sia anche il riconoscimento dei diritti degli esuli. Da questo punto di vista anche lo Stato italiano deve fare di più perché ci sono molti adempimenti che sono rimasti incagliati nella burocrazia". Quindi per Alemanno "sia lo Stato italiano, sia lo Stato croato, devono fare di più per gli esuli".

"C'é ancora resistenza ideologica sulle foibe, ma è una cosa che ci sembra assurda", ha continuato Alemanno, subito dopo aver deposto una corona durante la visita alla Foiba di Basovizza. "Noi vogliamo trasmettere – ha aggiunto Alemanno agli studenti romani – la memoria delle popolazioni che hanno subito questi orrori, questa terribile verità, cioé che delle persone innocenti che non avevano preso le armi, che non avevano colore politico e che avevano l'unico torto di essere italiani, un giorno terribile furono rastrellati e portati in luoghi come questo di Basovizza,a d avere una morte orrenda, legati col filo spinato l'uno all'altro e gettati vivi nelle fosse, tanto che qualcuno si è salvato arrampicandosi ed uscendo dalla Foiba".

Secondo Alemanno, "tutto questo odio terribile verso persone innocenti e colpevoli di appartenere ad una certa etnia o religione dimostra a quanto può arrivare l'odio, fino a portare a tragedie come questa". A giudizio del sindaco di Roma "la tragedia delle Foibe era talmente grave, talmente vergognosa, da essere incoffessabile, tanto da essere tenuta nascosta dalla cultura ufficiale". Per Alemanno, "ancora oggi nei libri di scuola si nega latragedia o comunque in molte scuole non si parla della tragedia delle foibe e degli esuli".

(fonte Ansa)

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