Si è tenuta oggi la riunione del gruppo di lavoro su scuola e confine orientale convocata nella sede del Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del «Tavolo di coordinamento» Governo-Associazioni degli Esuli, alla quale hanno preso parte i rappresentanti dei quattro enti aderenti alla FederEsuli (ANVGD, Associazione delle Comunità Istriane, Libero Comune di Fiume in esilio e Dalmati Italiani nel mondo-Libero Comune di Zara in esilio) nonché l’Unione degli istriani e il Libero Comune di Pola in esilio. Il Dicastero era rappresentato ai più alti livelli dirigenziali e da consiglieri del Ministro Gelmini, e dalla delegata del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Per la prima volta presente un qualificato rappresentante del Touring Club che ha specifica delega per i giovani, l’educazione e la scuola. Una presenza richiesta unitariamente da tutte le associazioni degli Esuli per avviare un percorso comune in direzione di un corretto approccio alla toponomastica storica di Istria, Quarnero e Dalmazia, ma anche per studiare iniziative concordate di divulgazione. Presente anche, in quanto preziosa risorsa, il coordinatore del progetto «Book in progress», un progetto di formazione e relazione nato e sviluppatosi per sopperire alle mancanze dei testi scolastici tradizionali con gli strumenti forniti dalla Rete e che si è già ben consolidato con il grande favore incontrato presso gli istituti scolastici di tutta Italia.
Intensa la riunione, che ha visto svilupparsi un ampio confronto di idee su due punti fondamentali dell’Ordine del Giorno. Il primo ha riguardato il Seminario nazionale – il secondo dopo quello di Roma del 23 febbraio scorso – da tenersi nel mese di febbraio 2011 a Trieste, con la partecipazione dei Direttori regionali di tutta Italia, docenti e studenti, dedicato ad altri e importanti temi della storia plurisecolare dell’italianità adriatica, ampliando dunque il ventaglio degli approfondimenti dalle sole vicende della Seconda guerra mondiale alla cultura, all’arte, alle istituzioni civiche espresse nel tempo. Il prossimo incontro, messo in calendario per gennaio 2011, dovrà definire il programma e i relatori. Tutte le Associazioni hanno rimarcato l’importanza del Seminario, che nelle successive edizioni dovrà toccare altre città italiane, in modo da costituire un annuale ed essenziale appuntamento per tutti i soggetti attivi nella scuola.
Altrettanto serrata la riflessione condotta sul progetto di concorso da bandire per gli studenti in vista del 10 Febbraio 2011 / Giorno del Ricordo: la ristrettezza dei tempi e la necessità emersa di approfondire alcuni aspetti formali e operativi hanno indotto unanimemente le Associazioni e i rappresentanti del Ministero ad un necessario approfondimento.
Unanime, da parte degli esponenti giuliano-dalmati, l’apprezzamento per l’andamento dei lavori del Gruppo e per la presenza del Touring Club Italiano, che nella persona del suo rappresentante è stato sollecitato ad acquisire dalla normativa vigente in materia di bilinguismo in Istria la versione italiana dei toponimi storici e non soltanto quella, più recente, slovena o croata. Analogamente, è stata sollecitata l’adozione della antica denominazione italiana anche per quelle aree nelle quali è stata presente da sempre, e per la quale le Associazioni hanno assicurato tutta la collaborazione in termini di documentazione.
La discussione è proseguita nella disamina di molti e complessi aspetti sottesi alla corretta divulgazione della conoscenza delle vicende del confine orientale presso le giovani generazioni: dal coordinatore del progetto «Book in progress» è scaturita la suggestiva proposta di una «Nave del Ricordo» – con evidente rimando alla nave “Toscana” che da Pola, nell’inverno 1947, traghettò i profughi e le loro masserizie verso l’Italia – che parta da una località dell’Italia meridionale (Brindisi, ad esempio, ove trovarono la prima e spesso definitiva accoglienza molti Esuli) e preveda scali in città significative per l’esodo giuliano-dalmato come Ancona, Ravenna, Venezia, per terminare a Trieste: a bordo della quale si prevedano laboratori di studio per studenti di tutte le Regioni, in un ideale, ma formativo, percorso inverso rispetto alla rotta del “Toscana”, che trasformi una memoria dolorosa in un’occasione di studio e di condivisione. La proposta è stata largamente condivisa anche dai rappresentanti del Dicastero che hanno assicurato di rendersi parte attiva nel coinvolgimento della Presidenza del Consiglio, che già segue puntualmente l’andamento dei lavori.
Per l'ANVGD era presente il Presidente nazionale Lucio Toth, la Delegata per la scuola Maria Elena Depetroni e l'Addetto stampa Patrizia Hansen.
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