Vergarolla, spiaggia di Pola, affollata per una festa che sarebbe stata l’ultima per i cittadini di quell’antica città veneta dell’Istria: centodieci morti dilaniati dalle mine. Tutti italiani ovviamente, perchè tutta italiana era quella città.
Nessuno ha mai pagato per quella strage, per quanto la polizia del Governo Militare Alleato, che controllava la città, fosse convinta si trattasse di un attentato terroristico di agenti iugoslavi per indurre i polesani e gli istriani tutti ad abbandonare la loro terra.
E’ soltanto una delle tante offese al popolo italiano dell’Istria che l’Italia ha voluto dimenticare. Oggi stanno nascendo tempi nuovi e forse gli odi del passato potranno essere superati da un fraterno omaggio a quei caduti innocenti del 18 agosto 1946. Ricordare quell’evento da parte dagli esuli di mezzo secolo fa insieme agli italiani di Pola di oggi è già un segno di speranza per l’avvenire.
18 agosto 2011
Lucio Toth, presidente nazionale ANVGD