In questi giorni in cui siamo impegnati a compilare le schede del Censimento 2011, uno dei problemi più scottanti per i nostri Esuli è quella domanda in cui si chiede di indicare lo stato di nascita dei propri genitori. Molti Esuli ci hanno interpellato in quanto i loro genitori sono formalmente nati quando le province di Pola, Fiume e Zara erano sotto l’Impero Austro-Ungarico e quindi risulta difficile capire quale sia l’indicazione esatta da apporre.
Abbiamo interpellato l’ISTAT, che ci ha precisato che tale indicazione va fatta usando esclusivamente il nome di uno stato attualmente esistente, ovvero quello sotto la cui bandiera si trova oggi la località di nascita. Questo starebbe a significare che i genitori degli Esuli andrebbero indicati come nati in Slovenia o Croazia.
In realtà, però, secondo l’indicazione della stessa ISTAT, la nascita dei genitori viene richiesta solo come rilevazione dei movimenti migratori. Ciò appare logico quando può essere utile a comprendere la presenza in Italia di “stranieri di seconda generazione” ovvero cittadini italiani originari di famiglie straniere. E’ chiaro che non è questo il nostro caso, per cui ci sentiamo di consigliare serenamente di usare il buon senso e indicare comunque “Italia” come Paese di nascita dei genitori. Tanto più che di essi non ci viene chiesto né il nome, né altri dati anagrafici, a comprova che il dato è solo indicativo e non comporta alcuna verifica o controllo.
Chi avesse comunque già indicato Croazia, Slovenia, Austria o Austria-Ungheria non ha motivo di preoccuparsi. Come già detto, il dato non ha alcuna rilevanza anagrafica o formale, per cui non è necessario neanche chiedere eventuali correzioni.
© ANVGD Sede nazionale
