L’amministrazione comunale rende noto agli organi di informazione che, a conclusione delle manifestazioni celebrative del XXV Aprile, avrà luogo l’intitolazione alle vittime delle foibe dei giardini adiacenti l’Hotel Lido di Viale Andrea Doria.
La scelta è scaturita da un indirizzo del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri comunali della lista civica “Gente per Santa”, che in un momento storico segnato da profonde divisioni politiche e sociali hanno sentito il desiderio di promuovere concretamente una fattiva solidarietà tra chi, a oltre 60 anni dai tragici eventi della seconda guerra mondiale, vive ancora con diffidenza e sospetto quei capitoli di storia nazionale meno congrui con la propria particolare sensibilità.
“Siamo consapevoli – dichiara il Sindaco Roberto De Marchi – della delicatezza insita nella manifestazione che ci accingiamo a celebrare, ma siamo soprattutto fiduciosi che i tempi siano maturi per superare ogni pregiudizio di una parte sull’altra. Soprattutto, siamo certi che uno e indivisibile è non solo il Paese, ma anche la storia drammatica da cui sono scaturite le istituzioni repubblicane. Non vi possono essere celebrazioni che siano nel contempo nazionali e di parte, poiché è dalla capacità di leggere la storia d’Italia come un testo solo che dipende, parafrasando Manzoni, l’essere “una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”. Auspico che i giovani di Santa Margherita, quei giovani che guardano alle istituzioni e alla politica con una diffidenza in molti casi fondata, vogliano prender parte al prossimo XXV Aprile con lo spirito di chi si accinge a effettuare un inedito percorso culturale e identitario, in grado di liberare il domani da ogni divisione sorta sul terreno liberticida dell’ideologia, dell’odio e della faziosità”.
Oratore ufficiale della manifestazione sarà il prof. Silvio Ferrari, nato a Zara nel 1942 da padre italiano e madre croata, già assessore alla cultura della Provincia e del Comune di Genova.
“L’intitolazione di una piazza cittadina alle vittime delle foibe in una data come il 25 aprile sarebbe stata una scelta meno prudente ma anche meno significativa se non avessimo ottenuto la disponibilità del prof. Silvio Ferrari. La sua storia personale, la sua veracità e la sua abilità oratoria rappresentano la più ampia garanzia di equilibrio per tutti coloro che saranno coinvolti in questo “stra-ordinario” XXV Aprile”.
