La Fondazione Amendola, l'Associazione Lucana in Piemonte Carlo Levi e l'Associazione Culturale Istriani Fiumani e Dalmati del Piemonte, presentano giovedi 22 alle ore 20.00 nella Sala della Biblioteca della Fondazione Amendola di Via Tollegno 52 a Torino, la lettura teatrale del libro intervista “La Giustizia secondo Maria. Pola 1947: la donna che sparò al generale brigadiere Robert W. De Winton” (Del Bianco Editore).
Interverranno: professor Giovanni Oliva – Assessore alla Cultura Regione Piemonte; Rosanna Turcinovich Giuricin – Autrice del libro e Giornalista; Rossana Poletti – Giornalista e regista. A conclusione dell'incontro seguirà degustazione di prodotti tipici istriani e lucani.
Maria Pasquinelli, la donna che la mattina del 10 febbraio 1947 a Pola (Istria) uccise a sangue freddo con tre colpi di pistola il generale Robert W. De Winton in segno di estrema protesta contro il trattato di pace che consegnava l'Istria, Fiume e la Dalmazia alla Jugoslavia di Tito, è tornata. Molti la credevano ormai morta, altri la sapevano chiusa in un isolamento impenetrabile. Una vicenda la sua, che si intrecciava tragicamente con il destino della Venezia Giulia ceduta alla Jugoslavia di Tito, con gli eccidi delle Foibe e con l'Esodo della popolazione italiana autoctona sotto l'incalzare delle violenze esercitate dal nuovo regime nazionalcomunista. Un contesto drammatico, reso inverosimilmente complesso dalle tensioni internazionali scaturite da fronti ideologici opposti e interessi divergenti sul terreno fragile martoriato di una regione abbandonata alla cecità degli eventi. Ribellione tragica e solitaria quella di Maria Pasquinelli che per manifestare al mondo l'infamia dell'ingiustizia subita assunse su di sé la responsabilità senza pari di uccidere un simbolo delle Grandi potenze, quel De Winton che non conosceva ma che rappresentava visivamente i "Quattro Grandi" che avevano appena ceduto le regioni orientali alla Jugoslavia titoista.
Di quel gesto Maria Pasquinelli non si è mai pentita, non ha mai chiesto scusa, ma nemmeno ha preteso sconti né dalla giustizia né tantomeno dalla vita, ma la morte del generale De Winton le pesa sulle spalle da 60 anni e poco più e continuerà a pesarle, dice, finché vive. Una delle ultime sue immagini la ritrae nei giorni del processo, a Trieste, davanti alla Corte alleata: per i giudici angloamericani non era altro che una pericolosa esaltata, che rischiava, però, di diventare una martire e di fomentare disordini qualora fosse stata condannata a morte come voleva la legge e come in effetti i giudici decisero.
"La giustizia secondo Maria" della Turcinovich Giuricin è il primo documentato testo che ci restituisce la storia di Maria Pasquinelli, alla quale l'autrice da corpo e voce, con tatto e levità. Un libro intervista, ma anche una ricostruzione a più voci mediante la quale la giornalista, nata in Istria, rende a noi immediatamente contemporaneo ciò che è infinitamente lontano, sottolineando l'aspetto più umano della vicenda nella cornice di un dramma storico che portò all'esodo di 350 mila Istriani Fiumani e Dalmati «nell'assordante silenzio del mondo».
(fonte www.arcipelagoadriatico.it)