Non ha avuto una grande partecipazione popolare la manifestazione organizzata in mare a Trieste dall'Unione degli Istriani per ricordare i 302 volontari giuliano-dalmati Caduti nella Grande Guerra. Un po' la lontananza di calendario dalla data storica del 4 novembre, un po' il timore che l'evento avesse intenti provocatori (non c'è più stato il previsto sconfinamento in acque slovene), un po' la ritrosìa degli istriani ad accettare certi atteggiamenti disinvolti della loro dirigenza ed ecco che la gran parte degli 8.000 aderenti all'Unione degli Istriani a Trieste (a quanto dichiara il sodalizio) sono rimasti lontani da Piazza dell'Unità.
All'appuntamento non hanno mancato le autorità locali, compresi i messaggi di saluto di Napolitano e Berlusconi, sempre distintisi per una corretta partecipazione ad eventi che coinvolgono la storia giuliano-dalmata. Ma il dato che il quotidiano "Il Piccolo" rileva per primo è la partecipazione di meno di 400 persone al corteo di natanti terminato col lancio di rose in mare.
Controcorrente le dichiarazioni del presidente dell'Unione degli Istriani Massimiliano Lacota: «Siamo soddisfatti della riuscita di questa manifestazione che ha visto una nutrita partecipazione popolare e la presenza di molte autorità».