l Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, riunito a Bruxelles in seduta plenaria l’11 ottobre scorso, ha approvato la nuova strategia europea rappresentata dalla creazione della macroregione Adriatico-Ionica, un’area che raggrupperà gli otto Paesi che si affacciano sull‘Adriatico e sullo Ionio e che dovrebbe coordinare le risorse disponibili sul bilancio dell’Unione Europea 2012-2013. Relatore del progetto a Bruxelles, il governatore della Regione Marche, Spacca, secondo il quale «ci sono motivazioni molto forti per sostenerla. Anzitutto, la macroregione Adriatico-Ionica è importante perché rimette in collegamento due sponde, quindi i territori intorno a due mari che sono stati lungamente separati per tutto il periodo della Guerra Fredda».
Con l’approvazione del Comitato delle Regioni, si partirebbe quindi «con il piano d’azione, che mette insieme dal basso tutti i progetti con le varie forme di sostegno finanziario che in questo momento sono attivate dai diversi Paesi, dalle diverse regioni, dalle diverse camere di commercio, dalle diverse università, dalle diverse città di questa area adriatica», ha commentato Spacca.
Un piano d’azione che «dovrà accompagnare il processo di riconoscimento della macroregione, previsto nel 2014, quando l’Italia avrà la presidenza di turno dell’Unione europea».
L’Iniziativa Adriatico-Ionica è stata avviata con una Conferenza sullo Sviluppo e la Sicurezza nel Mare Adriatico e nello Ionio tenutasi ad Ancona il 19-20 maggio 2000, cui hanno partecipato i capi di Governo e i ministri degli Esteri di sei Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia). Al termine della Conferenza, i Ministri degli Esteri, alla presenza della Commissione Europea, firmarono la «Dichiarazione di Ancona», affermando l’importanza della cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica, condizioni necessarie per il processo di integrazione europea.
(fonte www.lettera43.it)
