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22 feb – Trieste: lo scoprimento delle stele a Norma Cossetto

Una stele a Trieste ricorda da oggi la figura di Norma Cossetto, studentessa seviziata e infoibata nel 1943. Alla cerimonia, svoltasi stamani al centro del quartiere che accolse nel dopoguerra tanti sfollati da Istria, Fiume e Dalmazia, ha preso parte il presidente della Camera, Gianfranco Fini, assieme alla sorella di Norma, Licia Cossetto, e alle autorità civili e religiose del capoluogo giuliano. Fini ha ricordato nel suo intervento "uomini e donne che hanno ferite che mai si rimargineranno" e "pagine scritte dopo la fine della seconda Guerra Mondiale che non fanno onore all'umanità". "Se dopo troppo silenzio – ha proseguito il presidente della Camera – le istituzioni hanno ricordato e nelle scuole si parla di questa 'pagina strappata', il merito è delle associazioni che hanno serbato il ricordo e quotidianamente hanno divulgato – ha sottolineato – una verità negata". Ha infine esortato a far sì "che Norma e gli infoibati non scompaiano dalla memoria del nostro popolo". Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha quindi definito Norma Cossetto "un fiore reciso dalla violenza e dalla brutalità perché non volle rinnegare i valori della famiglia e dell'italianità" e ha esortato a "conoscere e ricordare, per coltivare i valori e costruire – ha concluso – un futuro di pace". Domani, a Gorizia, Norma Cossetto verrà ricordata anche con l'intitolazione di una via, situata nel quartiere della Campagnuzza, noto anche come 'Villaggio dell'Esule'.

(fonte Ansa)

 

 

(il Presidente della Camera Fini parla all'inaugurazione della stele a Norma Cossetto – foto Il Piccolo)

 

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