“Gli storici debbono farci capire come e perché tutto questo è potuto accadere”. Lo afferma l’attore Leo Gullotta, protagonista della fiction sulle Foibe “Il cuore nel pozzo”, in occasione della registrazione di un videomessaggio che verrà proiettato a Roma il 9 febbraio alla cerimonia del Premio Internazionale del Giorno del Ricordo organizzato dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Gullotta ricorda che prima della fiction Rai “gli italiani non conoscevano assolutamente la parola Foibe, tant’è vero che sui libri scolastici non c’era mai stato alcun accenno. Nei vocabolari c’era scritto solo ‘Foibe: cavità carsica’ e nient’altro”.
Dedicando a quel doloroso momento storico “un’attenzione come uomo e come cittadino”, l’attore ha sottolineato come “la memoria è molto importante in un Paese che spesso e volentieri della memoria fa finta di farne a meno”.
Il dramma dei giuliano-dalmati, ha continuato Gullotta, “è stato una serie di eventi drammatici tenuti sotto una campana di vetro, un momento di sospensione della storia”, ma per fortuna “ora c’è il Giorno del Ricordo e se ne comincia a parlare: lo trovo assolutamente importante, sperando che sia sui vocabolari che sui libri di scuola possa venir fuori una vera spiegazione”.
L’attore, in tournée teatrale con “Il piacere dell’onestà” di Pirandello, ritiene che su Foibe ed Esodo “possano raccontarci e farci capire gli storici, non i politici, perché queste vicende non appartengono a questa parte o a quell’altra parte. Sono gli storici che debbono farci comprendere come e perché questo è potuto accadere”.
Tornando al Premio che gli verrà assegnato per la sua interpretazione ne “Il cuore nel pozzo”, Leo Gullota dedica questo riconoscimento “a tutti i bambini e a tutti i ragazzi, affinché possano trovare –non da domani, ma da dopodomani e realmente- notizie e spiegazioni sui loro libri scolastici su questa tragedia”.
(Leo Gullotta in occasione della registrazione del videomessaggio per il Premio Internazionale del Giorno del Ricordo. Accanto a lui il Segretario nazionale ANVGD Fabio Rocchi e la collaboratrice della Sede nazionale Serena Parisi, in veste di cameraman)