È venuto a mancare all’improvviso, nella lontana Australia, il fiumano Mario Stillen, da oltre vent’anni presidente dell’Associazione fiumani di Sydney. Era nato nel 1928. Oltre ad essere attivissimo in seno all’Associazione, era anche grande animatore delle feste che i fiumani esuli in Australia hanno sempre organizzato nelle ricorrenze di San Vito, San Modesto e Santa Crescenzia, di San Giuseppe, San Nicolò o a Pasqua e a Capodanno. Per un certo periodo era stato anche membro dell’Assemblea del Libero Comune di Fiume in esilio. Era buon amico di Toni Fidel, Mario Delpin, Sergio Csar.
Nel settembre del 2006, dopo esser stato a Trieste in occasione dell'anniversario della partenza della prima nave piena di esuli per 1'Australia (che salpò nel 1954), Stillen colse l’occasione per ritornare, dopo tantissimi anni, nella sua Fiume. “Sin dal primo impatto – scrisse poi, al suo rientro a Sydeny – ebbi una bella impressione della città. I caffé sono molto popolati e fin dalle prime ore del mattino tutti girano con i telefonini e gli occhiali alla moda, come nelle grandi cittá. Come al solito, non é mancato il rituale della visita a Tersatto, per vedere la bella chiesetta e rivolgere qualche preghiera alla Madonna. Il panorama, arrivando in vista del Quamero, mi ha tolto il fiato. Il mare calmissimo, in una giomata primaverile, anche se un po' fresca. Ho visto tante volte quel panorama, ma fa comunque tremare ogni volta il cuore”.
Visitò ovviamente in quell’occasione anche la Cittavecchia, la chiesetta di San Sebastiano e la Cattedrale di San Vito, passò sotto all’Arco romano, attraversò il Corso e nella sede della Comunità degli Italiani, si reincontrò con alcuni suoi vecchi amici fíumani: Rita Licari, sorella di Fortunato Licari, Jova Csar, Monci Billiani, il fratello di Boris Havlicek. Restò a Fiume per due giorni. “È un viaggio che molti di noi dovrebbero fare” – disse ad altri suoi concittadini esuli Stillen, al suo ritorno nella lontana Australia. “Mi ha fatto bene trovare ancora tanti fíumani a Fiume”. Rinsaldò vecchie amicizie, mantenne i contatti per telefono e corrispondenza e anni dopo constatò semplicemente: “I fiumani rimasti e gli emigrati sono e rimarranno sempre un unico popolo ”.
Purtroppo pochi giorni fa anche Mario se n’è andato. E dire che nel marzo di quest’anno voleva organizzare un grande Raduno degli esuli fiumani, istriani e dalmati alle Hawaii. Chissà, forse si farà, ma purtroppo senza di lui. Siamo sempre di meno, caro Mario. E i più se ne sono ormai andati. Non alle Hawaii ma là dove anche tu sei ora. Là dove, ci piace credere che tutti i fiumani si ritrovino. Non più divisi. Non più sparpagliati per il mondo intero. Ma finalmente insieme.
Della morte di Stillen, avvenuta l’11 marzo scorso, ha dato notizia anche l’Associazione giuliani nel mondo.
(fonte La Voce del Popolo)