Il Consiglio municipale di Buie ha approvato all'unanimità di voti la proposta di delibera sulla pubblicazione del bando di concorso pubblico per la vendita e cessione in affitto di aree coltivabili appartenenti alla Repubblica di Croazia, ubicate nel comprensorio comunale.
Per la precisione vengono messi in vendita 801 particelle per complessivi 214 ettari di terra e cedute in affitto 819, della superficie totale di 228 ettari. I terreni in questione si trovano nei comuni catastali di Buie, Castelvenere, Crassiza, Carsette, Villa Cucciani, San Lorenzo di Daila, Merischie, Momiano, Tribano e Briani. Quali gli effetti finanziari dell'operazione? Per quel che riguarda la vendita il prezzo di partenza complessivo sarà di 620mila euro, dunque quasi 2.900 euro per ettaro. Per l'affitto invece si partirà da 36mila euro, vale a dire poco meno di 160 euro all'anno. Gli agricoltori interessati saranno chiamati a colloquio a palazzo municipale il 26 marzo. La delibera entra in vigore otto giorni dopo la sua approvazione e il termine per la presentazione delle offerte sarà di 15 giorni. Questo sarà il secondo concorso pubblico, dopo che nel 2008 il primo concorso era stato annullato per alcune irregolarità e il forte sospetto che fosse pilotato.
Ora invece l'amministrazione municipale di Buie intende fare il tutto all'insegna della massima trasparenza. Tra l'altro l'apertura delle buste sarà pubblica, alla presenza di tutti i partecipanti alla gara pubblica.
Gli agricoltori del Buiese hanno accolto molto favorevolmente la delibera, soprattutto sulla vendita dei terreni a un prezzo ritenuto accettabile. Molti di essi già coltivano gli immobili in vendita, però in mancanza della proprietà hanno le mani legate a proposito d’investimenti e strategie di sviluppo a lungo termine. Per quel che riguarda gli appezzamenti in affitto, si dice che vaste superfici facciano parte dei beni nazionalizzati dall'ex regime jugoslavo e che i legittimi proprietari siano esuli istriani. Va anche detto che dal bando di concorso vengono esclusi 11 ettari di campagna confinanti con i lotti edificabili, per evitare sul nascere possibili speculazioni e soprattutto per lasciare alla municipalità la possibilità di estendere le aree edilizie. La vendita e la cessione in affitto delle aree coltivabili è in atto anche nelle altre città e comuni dell'Istria e l'interesse certamente non manca.
(p.r. su Il piccolo del 22 marzo 2010)