Divelta e rubata a Marghera (Venezia) la Targa commemorativa dei Martiri delle Foibe, incastonata sull’omonimo monumento dall’ANVGD di Venezia e dal Comune. Non è la prima volta che il monumento di piazzale Tommaseo viene sfregiato o imbrattato: lo scorso anno la Targa era stata rubato il 10 febbraio. I vandali hanno agito ancora una volta di notte. La segnalazione è arrivata in mattinata da un cittadino. I primi ad arrivare sul posto per i rilievi del furto sono stati gli agenti della polizia locale di Marghera. Il caso però adesso è in mano agli investigatori della Digos. La polizia sta visionando le immagini delle telecamere in zona per capire se i sistemi di video sorveglianza di qualche esercizio pubblico o ente possano aver catturato qualche dettaglio utile alle indagini.
«Esprimo la mia netta condanna all’atto ignobile compiuto da ignoti che hanno asportato la Targa al monumento dedicato ai Martiri delle Foibe. Uno sfregio che si ripete nel tempo e che denota l’assoluta ignoranza storica di costoro che si rendono protagonisti di un gesto assolutamente idiota. Gente che ha paura di riconoscere la storia di un popolo che ha conosciuto l’orrore della violenza politica», ha detto il vice sindaco di Venezia Sandro Siminonato. «Sappiano che è inutile rimuovere i simboli, poiché ciò che è accaduto vive nella memoria al di là del ricordo materiale. Non smetterò mai di ripetere che non si deve avere paura della memoria, che è invece un atto di grande civiltà e segno di una matura e compiuta democrazia. Esprimo perciò la mia solidarietà a tutta la comunità dei Giuliano Dalmati».
La prima Targa di Marghera poi rubata