GLI ESULI GIULIANO-DALMATI PER IL 25 APRILE
UNA NAZIONE UNITA NEL SEGNO DELLA LIBERTA’
Comunicato stampa
Il 25 Aprile può e deve essere una ricorrenza cara a tutti gli italiani perché ha portato alla nazione la libertà e la democrazia, ponendo fine a venti anni di dittatura e a una guerra di cinque anni, di cui venti mesi di guerra civile.
Da quella data l’Italia ha ripreso faticosamente il suo posto tra le nazioni libere, pagando tuttavia un prezzo altissimo con la perdita delle province del confine orientale, sottoposte ad un nuovo regime straniero e oppressivo, e il conseguente esodo di centinaia di migliaia di italiani dall’Istria, dal Quarnero e dalla Dalmazia, dove vivevano da secoli.
Il giudizio sui regimi dittatoriali e totalitari, negatori delle libertà personali e collettive, e sul male da essi arrecato all’Italia e all’Europa è affidato alla storia. A noi, uomini e donne del nostro tempo, rimane il dovere di rispettare e di onorare chi ha combattuto e ha dato la vita per gli ideali di libertà, di indipendenza, di giustizia sociale, in definitiva per il bene e l’avvenire della nazione.
Centinaia di istriani, fiumani e dalmati hanno combattuto nelle file della Resistenza e del Corpo Italiano di Liberazione, nella speranza che il loro sacrificio salvasse alla madrepatria la loro terra natale. Molti altri fecero una scelta diversa arruolandosi nei reparti della RSI. Come in tutto il resto d’Italia i paesi si divisero, si divisero le famiglie.
Noi li ricordiamo tutti con lo stesso rispetto, perché hanno uguale spazio nella nostra memoria.
Come l’Italia ha saputo superare le ferite delle guerre risorgimentali, che ci hanno dato unità e indipendenza, così deve superare il trauma del periodo 1943-1945. E’ tempo di riconciliazione. E’ tempo di liberarsi dei fantasmi dell’odio di parte. E’ tempo di riconoscere il valore universale della libertà.
Roma, 24 aprile 2009.
Lucio Toth
Presidente Nazionale ANVGD