Lucio Toth e Renzo Codarin, presidente e vicepresidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Angvd) ''parlano per loro, non rappresentano nessuno'': lo ha detto all'ANSA il presidente dell'Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, intervenendo sulle polemiche che hanno seguito la visita di Stato in Italia del presidente della Slovenia, Danilo Turk.
Nei giorni scorsi, l'Unione degli Istriani aveva denunciato le richieste che la Slovenia avrebbe avanzato, a Roma, nel corso dei recenti colloqui bilaterali, che andrebbero dalla restituzione di alcuni quadri – tra cui opere del Carpaccio – trafugati dall'Istria prima dello scoppio della seconda guerra mondiale all'applicazione del bilinguismo integrale a Trieste.
L'Angvd ha smentito questa ricostruzione e, oggi, l'Unione degli Istriani dira' la sua in un incotnro con la popolazione. ''Toth e Codarin non rappresentano nessuno – ha detto Lacota anticipando l'incontro del pomeriggio – non voglio fare la conta dei numeri e conosciamo il ruolo nell'organizzazione del concerto della Pace a luglio con i tre Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia. Ma mentre al Balkan, proprio quel giorno, c'erano mille persone, al Monumento degli esuli non c'era nessuno, e questo la dice lunga sulla rappresentativita' di questi''.
''Il presidente sloveno Turk – ha spiegato Lacota – ha ribadito la richiesta della restituzione attraverso una prima mostra itinerante. Il problema e' che ci sono precedenti in cui, una volta partite, le opere non tornano piu'; il pericolo e' reale''.
Lacota ha sottolineato anche che Lubiana ha richiesto la restituzione dei quadri ponendo la questione al comitato che si occupa di queste vicende dell'Unesco. ''Siamo d'accordo che i quadri vadano fuori dall'Italia – ha concluso – ma solo quando il Parlamento di Lubiana avra' riconosciuto con atti ufficiali la proprieta' italiana''.
(ANSA)
