Sono rientrati a Valle d'Istria da Torino a tarda notte, stanchi del lungo viaggio ma contentissimi della bellissima esperienza che varrà senz’altro la pena di ripetere, gli oltre 100 vallesi che lo scorso fine settimana, su iniziativa del Comune, si sono recati nel capoluogo piemontese per dare un tono più solenne all’incontro con le autorità cittadine di questa città, con quelle comunali di Rosto, che in occasione dei prossimi festeggiamenti della ricorrenza di San Zulian, patrono di Valle, si concluderanno con la sottoscrizione di un patto di gemellaggio tra le due località, e per incontrare i tantissimi esuli residenti a Torino e dintorni, che sono oltre quattrocento.
A partecipare alla tre giorni torinese, oltre alla banda comunale al completo, guidata dal maestro Domenico Malusà e al coro misto Mon Perin, diretto dal maestro Nevio Ignoto, sono stati anche il gruppo di danza ritmica della Comunità degli Italiani, seguito da Elisabetta Pauletić, tanti altri giovani attivisti del sodalizio, tra cui la cantante solista Roberta Poropat ed il gruppo folcloristico della CI, composto da tante coppiette di giovanissimi vallesi (istruiti da Gino Poropat e Mirjana Pauletić) che in occasione delle loro esibizioni indossano i tradizionali e variopinti tipici costumi. Tutti insieme hanno portato con sé a Torino non soltanto una ventata di allegria, un buon bicchiere di malvasia, dolci crostoli e dell’ottimo olio d’oliva, ma anche quell’atmosfera di casa e quelle antiche tradizioni, (la parlata dialettale, i canti, le antiche danze locali del "dam pase" e del "boemin"), così care ai tanti anziani che ai tempi dell'esodo hanno lasciato la loro Valle per trasferirsi a vivere nel capoluogo piemontese, quasi tutti nel quartiere delle Vallette, e che domenica, commossi fino alle lacrime, hanno applaudito a lungo l’esibizione in piazza Eugenio Montale avvenuta dopo la messa celebrata nella chiesa della Sacra Famiglia gremita di fedeli e conclusasi con l’inno “Son nato a Valle e me ne vanto”, che nei giorni scorsi si è sentito cantare in coro a Torino per tante volte.
Dopo il rientro della comitiva di vallesi a casa, ieri mattina abbiamo chiesto un commento e qualche impressione su questa bella esperienza torinese al presidente della Commissione culturale del Comune, Ennio Malusà e alla presidente della Comunità degli Italiani Rosanna Bernè.
“Credo sia stata davvero un’uscita riuscitissima. All’incontro con gli esponenti del Comune di Rosta abbiamo concordato gli ultimi dettagli del protocollo di gemellaggio, che sottoscriveremo il prossimo 29 aprile, quando gli amici di questo Comune piemontese saranno nostri ospiti e prenderanno parte ai festeggiamenti che organizzeremo tradizionalmente in occasione di San Zenon e che quest’anno dureranno tre giorni. E sarà l’occasione per definire i contatti futuri ed i progetti che potremmo realizzare insieme, visto che con Rosta si potrebbe collaborare, oltre che nell’interscambio culturale e turistico, anche sul piano imprenditoriale, in particolare modo nei settori dell’imprenditoria e dell’agricoltura” – ci ha detto Ennio Malusà.
“Come tutti gli attivisti del nostro sodalizio che, insieme alle nostre autorità comunali, hanno contribuito alla realizzazione di questa splendida iniziativa, sono molto soddisfatta del successo che ha avuto. Mi auguro che sia lo stesso anche per i tanti vallesi che vivono in Piemonte” – ci ha dichiarato ieri la presidente del sodalizio della nostra etnia, Rosanna Bernè. “Con gli esuli – ha aggiunto – la nostra Comunità ed il nostro Comune hanno riallacciato già anni fa un rapporto di dialogo che continua con successo e che, come vedete, sta dando dei fruttuosi risultati. Abbiamo portato alla nostra gente un po’ di quell’aria di casa nostra. Quell’aria che noi respiriamo ogni giorno e che a loro invece manca molto perché della loro Valle hanno tanta nostalgia. Per un fine settimana li abbiamo resi felici e se così è stato, il merito va ai nostri bravi attivisti: al folclore, alle ballerine, ai musicisti, ai cantanti, alle nostre giovani leve, che si impegnano così tanto e con infinita serietà nelle loro esibizioni ma anche ai veterani che hanno tanta pazienza nel seguirli e nell’istruirli. Ovvio dunque che colgo l’occasione per ringraziarli tutti. Perché a Torino hanno fatto una splendida figura”.
La prossimo impegno dei connazionali vallesi all’estero, subito dopo quelli delle varie sezioni della CI nei festeggiamenti di San Zulian, sarà un’uscita simile a Trento.
(rp su la Voce del Popolo del 24 marzo)