In questi giorni si è gridato allo scandalo, giustamente, perché nel corso della partita Livorno Verona qualche tifoso scaligero si è lasciato andare ad un vergognoso coro che riguardava Morosini, il calciatore morto per un arresto cardiaco in campo lo scorso marzo. Condanna più che motivata da parte della pubblica opinione e probabili conseguenze sul piano giudiziario.
Sempre nella stessa partita, però, poco prima dell’inizio i tifosi labronici, la cui curva è indirizzata su posizioni staliniste (chiamate uno psichiatra, o un esorcista a seconda dei casi), si sono lasciati andare – come potete sentire nel filmato (link sotto) – ad un poco simpatico coro sulle foibe, intese non in quanto cavità carsiche, ma come luogo di morte, con un evidente sfregio alla memoria di coloro i quali vi trovarono la morte.
La cosa sorprendente è che, nonostante questi cori siano palesemente offensivi di un dolore e di una sofferenza che ha coinvolto decine di migliaia di italiani, nessuno ha mosso foglia: né la stampa, né la giustizia sportiva e neanche quella ordinaria. Per la cronaca il sindaco di Verona si è scusato per le offese a Morosini e il Comune si è costituito parte civile, il primo cittadino di Livorno invece sulle foibe N.P. (non pervenuto). Sinceramente, ci saremmo stupiti del contrario.
(fonte www.bollettinotrieste.com 23 ottobre 2012)
Nell’immagine di repertorio, uno striscione degli ultras livornesi inneggiante alle Foibe
(foto www.bollettinotrieste.com)