ROMA – Quattro giorni di viaggio studio a Trieste, Fiume e Pola, "un'esperienza umana da compiere per avere un approccio diverso nei rapporti con gli altri", lo definisce il sindaco Gianni Alemanno. Sono 25 le scuole superiori romane che parteciperanno al progetto "Viaggio nella civilta' istriano-dalmata", per un totale di 49 classi, 196 studenti e 49 docenti. Partiranno il 12 febbraio ma oggi i ragazzi erano tutti nella sala della Protomoteca ad assistere alla presentazione del viaggio.
"E' la prima edizione del progetto- ha detto l'assessore capitolino alla Scuola, Laura Marsilio- che ha un obiettivo didattico-educativo diretto a far conoscere ai ragazzi un pezzo di storia spesso dimenticata. Ma rappresenta anche un omaggio agli ottomila esuli che vennero accusati di essere complici del regime nazi-fascista. Noi vogliamo ricordare un dramma per troppo tempo taciuto perche' contingenze politico-internazionali non consentivano di parlarne".
Secondo il sindaco l'esperienza servira' ai ragazzi "per costruire una memoria condivisa che non sia di parte". Il sindaco ha ricordato "di aver visitato le foibe con mio padre quando abitavo a Udine e Padova. Ma si tratta di eventi troppo a lungo dimenticati. Noi vogliamo che non ci siano piu' pagine strappate nella storia italiana ed europea. Con questo viaggio diamo una risposta a quelli che ancora oggi negano l'esistenza di questi fatti".
"Esperienze come questa ci insegnano che quando le ideologie creano dei muri tra fratelli generano mostruosita'- aggiunge Alemanno- Un rischio che esiste sempre". Nel corso del viaggio ci saranno le testimonianze degli esuli, le visite al sacrario di Redipuglia, al centro raccolta profughi di Padriciano e alla foiba di Basovizza.