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25set/17.44 – I feed back del Triangolare: Filippo Marcato Guimaraes

“…de tuto la vendeva, fora che el bacalà, perché non m’ami più…”
I tifosi del Grion Pola intonano la Mula di Parenzo, mentre le squadre sono ancora in campo, ognuna stretta attorno alla sua bandiera, e improvvisamente non sento più la stanchezza, nemmeno le scarpe mi danno più noia.

 

Guardo le bandiere, la Capra che mi ha seguito in capo al mondo, l’Aquila e le Tre Teste di Leopardo. Per un momento sento che Pola, Zara, Fiume, ci sono, sono reali, per un attimo hanno smesso di essere luoghi della memorie, care immagini tramandate di padre in figlio, ci sono, sono nostre. Ad evocarle anche l’atmosfera di amicizia, di famigliarità.

 

Dalla mia posizione “privilegiata” ho  avuto l’occasione di vedere, di conoscere, i nomi noti del Triangolare. Mi ha commosso e deliziato la familiarità e l’amicizia con cui si parlavano Pizzul, Benvenuti, Missoni, Gabric. E in dialetto!

 

Ma è stato anche straordinario l’attaccamento dei giocatori alla loro maglia, alla loro bandiera, e le emozioni che hanno scatenato nel pubblico. Mi sono sentito imprecare (vicino ai “VIP!) per il primo gol che la Fiumana ha fatto al Grion Pola…

 

Come mi ha detto Chiara verso la fine, tutto è andato bene. Merito dell’instancabile Fabio e del suo fantastico team, che ha saputo reagire con prontezza a tutte le situazioni, e ai volontari con cui ho avuto l’onore di lavorare.

 

L’ANVGD, e i suoi Giovani, hanno dimostrato di saperci fare, e ora la mia speranza è che si possa sfruttare il “momento” per eventi futuri. Istriani, Fiumani e Dalmati hanno dimostrato, ancora una volta, di sapersi
rimboccare le maniche!

 

Su con le recie!

 

Filippo Odair Marcato Guimaraes, 30 anni, da Padova, staff ANVGD, capo della sicurezza allo Stadio Flaminio

 

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