Lo scorso 1 febbraio presso la Sala Maffeiana in Verona si è svolta la X edizione del Premio letterario nazionale “A.N.V.G.D. Verona – Gen. Loris Tanzella”.
La prestigiosa sede edificata nel 1613, è l’unica parte originale del complesso appartenente all’Accademia Filarmonica di Verona, che ne ha gentilmente concesso l’utilizzo, nella quale, il 5 gennaio 1770, suonò Mozart.
La cerimonia di premiazione ha inaugurato le manifestazioni organizzate dal comitato di Verona in collaborazione con l’Amministrazione comunale per celebrare il “Giorno del ricordo” 2011.
In apertura l’intervento del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, che ha sottolineato la drammaticità dell’Esodo giuliano dalmata a lungo taciuto e vergognosamente gestito dalle istituzioni, dimostrando, infine, l’apprezzamento per l’attività svolta da A.N.V.G.D. a favore della conoscenza e della memoria delle tragiche e complesse vicende del confine orientale.
Ha proseguito Francesca Briani, Presidente del comitato veronese A.N.V.G.D., ricordando come, ancora oggi, ci si debba difendere da chi si ostina ad intraprendere iniziative di chiara matrice giustificazionista che offendono la memoria e la sofferenza di migliaia d’Italiani dell’Istria Fiume e Dalmazia.
Ha puntualizzato, inoltre, come, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sia doveroso ricordare il contributo portato al processo di unificazione nazionale dalle terre dell’Adriatico orientale, amputate dal territorio italiano dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Ha preso quindi la parola il Presidente nazionale A.N.V.G.D., Lucio Toth, che, con il suo intervento puntuale ed accorato, ha delineato con grande capacità un quadro completo e specifico delle vicende culminate nella tragedia delle Foibe e nel dramma dell’Esodo, catturando l’attenzione e riscuotendo gli apprezzamenti del folto pubblico presente composto non solo da esuli e discendenti, ma anche da numerosi cittadini veronesi.
Francesca Briani ha quindi presentato Stefano Zecchi, professore di estetica e autore del romanzo “Quando ci batteva forte il cuore”, ospite della serata, che ha illustrato i passi più significativi del suo libro con il quale, sono le sue parole, “ha voluto raccontare una storia senza voler fare storia”.
Un dramma familiare diventa, in tal modo, emblema del dramma vissuto dal popolo giuliano dalmata e fa conoscere fatti a lungo ignorati e negati, come riportato nel testo del riconoscimento che la Giuria del Premio gli ha voluto assegnare.
Loredana Gioseffi, Presidente della Giuria composta dai signori Tullia Manzin, Donatella Stefani Veronesi, Dolores Ribaudo e Giuseppe Piro, ha aperto la cerimonia entrando nel vivo del premio letterario ed illustrando le finalità dello stesso quali la salvaguardia e la divulgazione della causa giuliano dalmata. Ha poi sottolineato che nel corso degli anni la tipologia delle opere in concorso si è articolata in un numero sempre maggiore di sezioni con un’ampia panoramica sul patrimonio storico, linguistico e artistico che contraddistingue la cultura delle genti istriane, fiumane e dalmate.
Significativa la partecipazione registrata negli ultimi anni di autori che, pur non avendo un legame personale con le terre del confine orientale, hanno presentato opere di grande interesse e di pregio.
Il bando quest’anno ha valicato i confini nazionali ed è stato pubblicato anche in lingua inglese e spagnola e, dal prossimo anno, coinvolgerà anche gli studenti degli istituti veronesi della città e della provincia.
Loredana Gioseffi ha proseguito con il conferimento di una menzione d’onore alla memoria dei fratelli Pietro e Nicolò Luxardo per le seguenti pubblicazioni: “Pietro Luxardo – Iadra ad cedem” di Nicolò Luxardo e Federico Pagnacco, 1971, e “Nicolò Luxardo – Vita di un uomo” di Coceani, Luxardo, Minei, Nordio, Pedrazzi e Spallino, 1968, dalle quali emerge una testimonianza di vite animate da un altissimo sentimento di fede italiana, di un amore sconfinato per Zara, la loro città, e da eccellenti capacità imprenditoriali. Michele Ghionna ha recitato qualche passo significativo del diario, accompagnato dalle note musicali composte per l’evento ed eseguite al pianoforte dal Maestro Luigi Donorà. Ha ritirato il riconoscimento, con visibile commozione, Pietro Luxardo, attuale Presidente dell’azienda di famiglia e nipote di Pietro.
La Giuria in occasione del decennale del premio, ha ritenuto di assegnare, come mai accaduto in precedenza, il primo assoluto all’opera “La toponomastica in Istria Fiume e Dalmazia” a cura di Giuseppe de Vergottini, Docente Emerito presso l’Università degli Studi di Bologna e Presidente dell’Associazione Coordinamento Adriatico che è stato l’Istituto promotore di questa opera monumentale con il contributo di un’equipe di studiosi e cattedrattici e dell’Istituto Geografico Militare per l’importante documentazione cartografica.
Sono stati quindi assegnati i premi alle opere prime e seconde classificate di ogni sezione fra cui spiccano in particolare quelle prodotte da autori che hanno dedicato la vita a testimoniare, attraverso il loro lavoro storico e/o memorialistico, il vissuto personale, familiare e quello di un intero popolo.
Al termine della cerimonia sono stati consegnati a Lucio Toth, Stefano Zecchi e Luigi Donorà dei riconoscimenti a nome del Comitato A.N.V.G.D. di Verona prima dell’esecuzione del “Va’ pensiero” che ha concluso l’evento.
Si riporta di seguito l’elenco delle opere premiate con le motivazioni e il nome degli autori.
Ass. Naz. Venezia Giulia e Dalmazia
Comitato di Verona
Premio Letterario “Gen. Loris Tanzella” X Edizione Anno 2011
Primo Premio Assoluto
Giuseppe De Vergottini, Luciano Lago, Valeria Piergigli, Claudio Rossit, Orietta Selva, Dragan Umek
“La toponomastica in Istria, Fiume e Dalmazia”
«L’opera monumentale, composta da tre tomi, rappresenta una pietra miliare nella toponomastica delle terre dell’Adriatico orientale, di cui si sentiva la necessità per colmare una carenza e riconoscere definitivamente l’origine romano-veneta di quei territori un tempo sotto la sovranità dell’Italia o comunque inclusi nell’area culturale e linguistica italiana.
Sotto l’egida del prof. Giuseppe de VERGOTTINI, del prof. Luciano LAGO e della prof.ssa Valeria PIERGIGLI hanno lavorato studiosi di poliedriche discipline – giuristi e storici, sociologi e geografi, glottologi e linguisti – che, avvalendosi del prezioso materiale cartografico reso disponibile dall’ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE, hanno affrontato e prodotto un lavoro di storica importanza, laddove l’originaria radice latino veneta era stata talvolta smarrita né mai seriamente affrontata».
Sezione Poesia
Maria Vatova “Itinerari”
Primo Premio
“Il verso, nella sua levità, anche musicale, esprime sentimenti che con la loro intensità evocano immagini sempre vive nella memoria e il ricordo della terra natia, mai doloroso, si trasfigura con la forza di una pur sofferta serenità”.
Sezione Poesia
Rita Muscardin “Ancora vorrei” – Raccolta di poesie
Secondo Premio
“L’armonia dei colori, delle luci, dei profumi e dei suoni del paesaggio quarnerino si anima, con accenti vibranti, nel dialogo dell’autrice con ogni elemento della natura e rinsalda ogni volta il legame indissolubile con la terra dei padri. Anche lo spirito dell’esule, che non conosce conforto, si placa in un abbraccio ancestrale con la terra natia”.
Sezione Poesia
Amelia Resaz Di Stefano “Raccolta di poesie”
Menzione d’Onore
Sezione Ricerche Storiche
Luigi Tomaz “La magnifica comunità di Cherso”
Primo Premio
“I suoi numerosi scritti di ricerca storica e filosofica non potevano tralasciare la natia isola di Cherso nel Quarnaro. L’indagine è puntuale e tratta la storia dalla “notte dei tempi” in poi passando attraverso la documentazione delle autonomie e della sovranità della Serenissima Repubblica di Venezia. I riferimenti ad atti e statuti sono numerosi e si comprende la buona organizzazione di una Comunità in tutte le sue componenti di corporazioni, arti, mestieri e categorie sociali”.
Sezione Ricerche
Manuela Geissa “Arricchirsi traducendo Daniel Nacinovic”
Menzione d’Onore
“Analisi approfondita e ben documentata dell’opera di Daniel Nacinovic che nella traduzione italiana costituisce un importante e significativo valore aggiunto per la divulgazione dei contenuti esaminati in un’ottica sovranazionale”.
Sezione Narrativa
Piero Tarticchio “L’impronta del leone alato”
Primo Pemio
“L’opera si configura come un avvincente intreccio tra accadimenti storici che hanno come fulcro l’epidemia di peste del 1630 a Due Castelli, roccaforte veneziana in Istria fin dal Medioevo e le vicende inquietanti dei protagonisti che ripercorrono la storia tra immaginazione e realtà. Un alone di mistero permea la narrazione che si avvale di un linguaggio incisivo ed efficace. L’autore, infine, mette in evidenza alcuni aspetti non scontati della politica della Serenissima Repubblica di Venezia in Istria, formulando un teorema che sottintende possibili attuali scenari e che induce il lettore a profonde riflessioni”.
Sezione Narrativa
Fausta Maria Milli “Straniero”
Secondo Premio
“Il romanzo, intenso e suggestivo, costituisce una lettura avvincente e appassionata per il drammatico concentrarsi degli eventi che coinvolgono una famiglia istriana in una terra di frontiera negli anni della Grande Guerra e in quelli della drammatica occupazione slava. Anche la prosa in cui è scritto, una prosa tersa e realisticamente efficace, rende piacevole la lettura”.
Sezione Narrativa
Myriam Andreatini Sfilli “Semplici cose istriane”
Secondo Premio ex-aequo
“Il paesaggio naturale ed umano della terra istriana si delinea in una sequenza di quadri che, nella sobrietà e nell’immediatezza della narrazione, fa percepire al lettore l’anima di un mondo irrimediabilmente perduto, ma sempre vivo perché è memoria, con la verità del suo essere e l’intensità dei suoi sentimenti e delle sue emozioni”.
Sezione Narrativa
Mariella Potocco Barbato “Racconti”
Menzione d’Onore
“La prosa semplice, particolarmente incisiva ed efficace quando si avvale dell’idioma dialettale della natia Pirano, rievoca un vissuto sempre presente e vivo nei nitidi ricordi dell’autrice”.
Sezione Testimonianze
Francesca Cappella “Come paglia al vento”
Primo Premio
“L’autrice ha intrapreso un percorso umano, come lei lo definisce, prima che storico e memorialistico ed ha testimoniato con il suo lavoro i sentimenti, i luoghi e i ricordi dell’esodo istriano, fiumano e dalmata a Pisa. Ha saputo ascoltare con straordinaria sensibilità e disponibilità il dolore appassionato nelle memorie degli esuli, di chi le visse, relegate per decenni nella costrizione di una sfera privata ed ha saputo ascoltare la loro sofferenza nel riscontrare l’incapacità di comprendere la loro storia.”
Sezione Testimonianze
Francesca Gambaro “La città della memoria”
Storie di vita di esuli da Zara nel II dopoguerra.
Menzione d’Onore
“La memoria individuale diventa, nella testimonianza delle drammatiche vicende legate all’esodo dalla città dalmata, preziosa fonte di conoscenza che non sia solo quella legata alle scelte politiche e alle leggi”.
Sezione Testimonianze
Silvia Sizzi “L’altra faccia della luna. Memorie”
Menzione d’Onore
“L’autrice, con le sue memorie, offre una testimonianza coinvolgente di un vissuto familiare legato alle dolorose vicende dell’esodo ed alle traversie che ne conseguirono. La prosa, semplice e lineare, riesce ad essere incisiva ed efficace”.
Sezione Testimonianze
Irma Sandri Ubizzo “Il violino dell’ingegnere”
Menzione d’Onore
“La narrazione, ampia nelle tematiche e coinvolgente per i profondi significati che esprime, mette in luce il valore della memoria individuale che diventa parte fondante della memoria collettiva, vincendo in tal modo l’oblio di una pagina di storia a lungo dimenticata”.
Sezione Testimonianze
Fernando Togni “Un giardino di ricordi”
Attestato di Partecipazione
Guerrino Kotlar “Io continuo a giocare”
Attestato di Partecipazione
Sezione Saggi
Veronica Santoro “Quel qualcosa di divino non è stabile. Politiche dell’armonia”
Menzione d’Onore
“Disamina puntuale delle argomentazioni filosofiche riguardanti l’esercizio della politica e la gerarchia sociale nella città, contenute nell’opera “La città felice” di Francesco Patrizi da Cherso, nella quale l’autrice ravvisa la presenza del pensiero platonico e di alcune ispirazioni ficiniane avvalendosi di un’esaustiva comparazione “
“Pietro Luxardo – Iadra ad cedem” di Nicolò Luxardo e Federico Pagnacco, Padova 1971.
“Nicolò Luxardo – Vita di un uomo” di Coceani–Luxardo–Minei–Nordio-Pedrazzi–Spallino, Padova 1968.
Menzione d’Onore alla Memoria di Pietro e Nicolò Luxardo
“La Giuria del Premio Letterario “Gen. Loris Tanzella” vuole ricordare i fratelli Pietro e Nicolò Luxardo, figure simbolo di italianità nella città di Zara e prosecutori di un’azienda la “Luxardo”, conosciuta in tutto il mondo, che ha dato lavoro a tante famiglie creando in tal modo un centro di aggregazione culturale e di patriottismo nella popolazione zaratina, come emerge dalla testimonianza delle suddette pubblicazioni.
Gli invasori hanno voluto colpire questo simbolo nelle persone di Pietro e di Nicolò Luxardo costringendoli con efferatezza all’estremo sacrificio. La Giuria assegna questo riconoscimento ai diretti discendenti che hanno avuto la forza e la capacità di far rinascere a Torreglia (Pd) i nuovi stabilimenti Luxardo in ideale continuità con l’opera intrapresa dai familiari fin dagli inizi dell’Ottocento”
Al Professor Stefano Zecchi
“La Giuria del Premio Letterario “Gen. Loris Tanzella” ringrazia il professor Stefano Zecchi, autore dell’opera “Quando ci batteva forte il cuore” dove il romanzo ricostruisce la storia, quando la Storia sembrava togliere anche la speranza. L’Io narrante è il protagonista di una toccante e coinvolgente vicenda umana in cui la dinamica degli eventi mette in luce ora la tenerezza, ora la forza, ora la complessità di sentimenti vissuti nel turbine della guerra e nell’ingiustizia della pace. Un dramma familiare diventa, in tal modo, emblema del dramma vissuto dal popolo giuliano-dalmata nel secondo conflitto mondiale e nel dopoguerra e fa conoscere una pagina di storia a lungo ignorata e negata”.
Al Maestro Luigi Donorà
“La Giuria del Premio Letterario “Gen. Loris Tanzella” ringrazia il Maestro Luigi Donorà, che ha conseguito nella sua carriera di compositore e di musicista importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e che ha tradotto in sublimi note il dramma dell’esodo giuliano-dalmata e gli eccidi delle foibe divulgandone la conoscenza con la sua arte. Esprime inoltre un particolare riconoscente ringraziamento per l’affettuosa e generosa vicinanza dimostrata al Comitato di Verona dell’A.N.V.G.D. in occasione di importanti manifestazioni”.
Francesca Briani e Loredana Gioseffi
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