Si e' svolta venerdì 25 giugno, a Udine, in un clima di intensa commozione, la cerimonia di scoprimento del monumento 'a perpetuo ricordo' delle vittime delle foibe e delle altre tragiche vicende in Istria, Fiume e Dalmazia durante e dopo la seconda Guerra Mondiale. All'inaugurazione del cippo in pietra d'Istria – proveniente dalla Cava Romana di Aurisina (Trieste) – situato nell'area verde anch'essa intitolata alle vittime delle foibe in via Bertaldia, sono intervenuti il presidente del Comitato ANVGD di Udine Silvio Cattalini, il sindaco di Udine Furio Honsell, il prefetto Ivo Salemme, il parroco del Duomo di Udine monsignor Luciano Nobile, che ha benedetto il monumento, e una folla di discendenti di infoibati e di esuli giuliani, istriani e dalmati in Friuli.
''E' stata una grande sofferenza – ha detto Cattalini – perche' la nostra istanza per un luogo del ricordo dei nostri morti, presentata cinque anni fa all'amministrazione comunale, non ha trovato prima quella corrispondenza che il sindaco Honsell, invece, ha saputo offrirci immediatamente, al nostro primo incontro alla Giornata del ricordo''.
Il sindaco Honsell, promotore insieme alla Giunta di un luogo dedicato dal capoluogo friulano alla memoria delle vittime delle foibe e alle sofferenze degli esuli, ha sottolineato il valore universale del monumento. ''Quando un cittadino subisce una violenza diventa simbolo universale di tutte le sofferenze ed e' innocente – ha detto – perche' nulla puo' giustificare la follia della violenza. Negli occhi dei figli degli esuli e delle vittime delle foibe ho visto il dolore di tanti bambini che non hanno piu' rivisto i loro cari scomparsi''. ''E' questo il messaggio imperituro di questo monumento e di questo luogo – ha continuato – un parco verde in un quartiere oggi rinato che fu duramente colpito dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. Un luogo della memoria – ha aggiunto il sindaco – che aiutera' anche a riflettere sulla tragedia della guerra e sul prezzo altissimo che le popolazioni d'Istria, Dalmazia e Fiume hanno dovuto pagare nel secolo breve: sofferenze di cui si fa memoria nel Giorno del Ricordo. Peccato che ci sia stato bisogno di una legge per onorare tutta questa sofferenza''.
Nel corso della cerimonia e' stata recitata la 'preghiera dell'infoibato' e una corona e' stata deposta ai piedi del monumento. Sono intervenuti esponenti di tutte le forze politiche in consiglio comunale.
(fonte Ansa)