''In cent'anni non e' poi cambiato cosi' tanto…'': Aldo Colombini, classe 1907, racconta cosi' le sue 103 primavere a Trieste. Il Comune giuliano, tra i piu' anziani d'Italia, ha regalato oggi un momento di gioioso incontro con oltre una cinquantina dei 180 cittadini ultracentenari censiti in citta'. Nel grande Salone degli Incanti affacciato sul mare, che molti degli ospiti ricordano pero' come la vecchia Pescheria centrale, il Comune ha infatti offerto un pranzo con i fiocchi ai propri grandi vecchi: tra loro, soltanto sette uomini, e 45 donne. Colombini, che e' diventato un po' il portavoce del gruppo di centenari, ha attraversato due guerre mondiali – nel secondo conflitto mondiale e' stato tre anni in Africa – con i relativi ''ritorni'' di Trieste all'Italia. Ha lavorato per anni in banca e ora vive in una casa di riposo. Ma ogni giorno – ha raccontato – prende l'autobus per andare a fare un giro in citta'. ''Mi basta vivere fino a 126 anni – ha continuato – poi torno su e trovo i vecchi amici. Andremo a giocare a bocce''.
(fonte ANSA)
