L’esponente di Fli-Circolo di Alba scrive all’Amministrazione della città piemontese in occasione della intitolazione di un giardino alle Vittime delle Foibe, lo scorso 24 aprile.
Ieri si è svolta ad Alba (Cuneo) una toccante cerimonia, cui abbiamo partecipato insieme all’amministrazione Comunale di Alba e ad altre associazioni:l’intitolazione del «Giardino Vittime delle Foibe», preceduto da un analogo evento presso i giardini di via Roma alle «Vittime dell’Olocausto». Si è trattato, per il nostro gruppo umano, di una vittoria significativa, ottenuta a seguito di anni di battaglie giovanili per ottenere un riconoscimento pubblico a tutte le tragedie del ‘900, ivi compresa quella dimenticata del Confine Orientale.
Intendiamo pubblicamente ringraziare il Sindaco di Alba e l’Amministrazione per aver accolto la nostra istanza e per averla fatta propria:la presenza di diversi esponenti della sinistra ha per noi un alto valore simbolico nell’ottica di un superiore interesse nazionale che deve superare le divisioni di un tempo. Nella nostra città, infatti, va sempre più rafforzandosi l’attitudine dei vecchi schieramenti ad andare “oltre”, di superarsi, per potersi finalmente confrontare unicamente sulle persone e sui contenuti.
Ringraziamo anche l’IdV di Alba che, confermandosi assolutamente fuori dalla linea del proprio partito nazionale, muove oggi una risibile polemica sui fatti di ieri:contestando la simultaneità delle due intitolazioni infatti, i dipietristi pongono su due piani diversi le vittime delle ideologie del secolo scorso, assegnando un ruolo di serie “b” alle vittime di Tito, e ci ricordano che il passato non è ancora “passato” per tutti.
Ci complimentiamo con gli amici dell’IdV anche per la riuscita contestazione tentata ieri:la presenza di ben una persona (e non si trattava nemmeno dell’estensore del loro comunicato) testimonia quanto radicate siano le idee vecchie che costoro tentano goffamente di riproporre, e ci conferma nella volontà di andare “oltre” riunendo le persone che guardano al Futuro senza nostalgismi.
Edoardo Zerrillo
www.targatocn.it 25 aprile 2012