Il progetto di realizzare un museo che raccolga e custodisca la memoria c’è. A mancare, purtroppo, sono le risorse per attuarlo. Lo afferma il primo cittadino di Laterina, Massimo Gennai, parlando della situazione di abbandono in cui versano le baracche del campo di prigionia destinato, in seguito, anche all’accoglienza degli esuli italiani. «Nell’ottica di arrivare al recupero complessivo dell’area abbiamo ipotizzato di trasformare una delle baracche in un museo che raccolga e custodisca la memoria. L’assenza di risorse da investire nel progetto, però, ci spinge a rinviarne la realizzazione».
La chiesetta e qualche baracca, dopo il trasloco delle ultime famiglie di profughi che in quelle stanze fredde e spartane avevano trovato una sistemazione, sono state riconvertite in attività produttive. Il campo e le tracce che rimangono della sua originaria destinazione, infatti, sono ormai praticamente inglobate all’interno della zona industriale del comune capoluogo.
Recuperare e ristrutturare una baracca, ricreando all’interno l’aspetto che poteva avere nel tempo in cui si consumarono le ventennali vicende storiche che coinvolsero Laterina: sulla carta sarebbe questo il piano di partenza formulato dall’Amministrazione comunale. Un progetto caldeggiato da diverso tempo e che, in attesa di nuovi sviluppi e soprattutto di fondi da destinare all’opera, rimane purtroppo tale.
(fonte www.valdarnopost.it 25 marzo 2012)
Laterina, ex Campo profughi, una delle casette in rovina (foto www.valdarnopost.it)