La rassegna delle corali delle parrocchie dell’Arcivescovado di Fiume quest’anno si svolgerà senza la partecipazione del Coro Fedeli Fiumani. I membri della corale hanno deciso, almeno per ora, di non partecipare alla manifestazione in quanto monsignor Ivoslav Linić, rettore della Cattedrale di San Vito, non ha pagato la quota di partecipazione (20 kune per ogni cantore, nda) per il coro fiumano, ma soltanto per la corale Cantores Sancti Viti, che accompagna le messe in lingua croata. Richieste spiegazioni, il Coro Fedeli Fiumani si è sentito rispondere dal rettore che “finora non era prassi delle Cattedrale finanziare la corale giacché le loro esibizioni erano organizzate e finanziate dalla Comunità degli Italiani”.
Come fattoci sapere dalla capo coro Ardea Juranić, tutti gli elementi del coro si sono sentiti amareggiati e umiliati da parte di mons. Linić, soprattutto perché quest’anno il Coro Fedeli Fiumani doveva ricoprire la funzione di padrone di casa, carica a rotazione sostenuta annualmente da uno dei dieci cori che vi partecipano. La prassi della quota è stata introdotta l’anno scorso ma, come specificato da Ardea Juranić, “l’anno scorso nessuno ha richiesto di versare la quota e quando abbiamo saputo di questo, eravamo pronti di pagare, anche di tasca nostra ma poi non se n’è fatto nulla. Quest’anno è stato stabilito che ogni parrocchia paghi la quota e noi eravamo convinti che sarebbe stato l’ufficio della cattedrale a sobbarcarsi le spese della nostra quota, in quanto facenti parte effettivamente dell’organico della stessa. La delusione è stata grande quando ci siamo accorti che soltanto la nostra quota non era stata pagata”.
La tradizione vuole che il padrone di casa offra un modesto ricevimento per tutti i partecipanti. “Il tutto è stato organizzato con la direzione della Comunità degli Italiani, dove doveva svolgersi il rinfresco. Abbiamo pensato di offrire dei piccoli presenti a tutti i cori partecipanti e ospitarli nella nostra ‘sede laica’” ha dichiarato Ardea Juranić, ringraziando il parroco dell’Assunta il quale, dopo il loro ritiro, ha dovuto sobbarcarsi tutta l’organizzazione, ma anche la direzione della Comunità degli Italiani che, avendo sentito del disguido nato, era pronta a pagare la quota di partecipazione, cosa che i coristi hanno rifiutato gentilmente in quanto si tratta di un onere spettante alla Cattedrale.
“Domenica dopo la funzione, alla quale hanno partecipato i nostri amici del coro della terza età di Monfalcone, anche padre Piotr Modrezejewsky, ha espresso il suo dispiacere per l’assenza del Coro Fedeli Fiumani alla rassegna delle corali. Abbiamo deciso di comune accordo di non partecipare a nessun evento simile fino a quando ci saranno discriminazioni nei nostri confronti, ma di continuare a cantare alle messe domenicali in lingua italiana”, ha concluso Ardea Juranić.
Interpellato sulla situazione venutasi a creare, l’Arcivescovado di Fiume ha risposto con un comunicato in cui asserisce che il disguido tra la corale e mons. Linić è dovuto al fatto che finora, come già dichiarato, “la Cattedrale non finanziava il coro italiano, ma era compito della Comunità degli Italiani. Per questa prassi già avviata, mons. Linić non si è sentito in dovere di pagare anche la quota per il Fedeli Fiumani. Dopo essere stato informato della cosa, ha deciso di finanziare comunque la quota della corale”. Sta ora ai coristi del Coro Fedeli Fiumani decidere se partecipare o no alla rassegna in cui si sono esibiti per tanti anni.
Viviana Car
“la Voce del Popolo” 20 novembre 2012
Fiume, la Cattedrale di San Vito