Sono del tutto immotivati ed ininfluenti lo "stupore e l’indignazione" espressi dall’Unione degli Istriani e dal suo presidente Massimiliano Lacota in relazione ai provvedimenti assunti dall’ANVGD nei riguardi di alcuni suoi associati e dirigenti da "una Commissione disciplinare". La Commissione Nazionale di Disciplina, prevista dallo Statuto dell’Associazione, opera nella piena autonomia di valutazione e di giudizio e, nel caso specifico, è arrivata ad unanime deliberazione dopo un lungo ed attento esame dei profili, dei comportamenti e della documentazione prodotta.
La Commissione, seguendo quanto indicato dalla normativa interna, ha ritenuto incompatibili gli atteggiamenti e gli interventi di taluni soci e dirigenti, con le norme di correttezza formale, sostanziale e di lealtà nei confronti degli altri organi statutari dell’ANVGD.
All’Unione degli Istriani non spetta esprimere giudizi di merito e risulta pertanto destituita di fondamento la sua presa di posizione relativamente a deliberati interni di questa Associazione, peraltro senza conoscerne i contenuti. Il comunicato emesso dall’Unione degli Istriani risulta quindi, con ogni evidenza, puramente strumentale.
