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27 lug – Montani, Mazzaroli e i conti che non tornano

Voci importanti del Libero Comune di Pola in Esilio, si sono espresse a proposito del concerto di Trieste e dell’incontro dei tre presidenti di Italia, Slovenia e Croazia.

Carlo Montani, probabilmente assai poco esperto di statistica e matematica, si avventura su internet in una critica feroce sul sondaggio commissionato dall’ANVGD e dal CDM di Trieste per rilevare l’opinione dei triestini a proposito dell’evento, sottolineando come il sondaggio “ha interessato un campione molto ridotto della popolazione locale (510 persone pari allo 0,2 per mille della cittadinanza) cosa che ne condiziona una rappresentatività effettiva e statisticamente efficace”.

Un qualunque professore di matematica (ma anche i suoi alunni) avrebbe tirato le orecchie al caro Montani, già solo per il fatto che il campione del sondaggio equivale allo 0,2 per cento e non allo 0,2 per mille della cittadinanza triestina, cosa ben diversa.

Ma l’errore sarebbe passato inosservato ai più, se il Montani non si fosse avventurato nell’affermare l’inefficacia statistica della rilevazione. Ora, non per dare lezioni di statistica, ma un sondaggio d’opinione è esattamente quello che Montani dice di non essere: un campione di popolazione in quantità limitata, le cui risposte vengono considerate in proporzione su tutta la cittadinanza.

D’accordo, non passiamo per professori: vediamo cosa dice in proposito la Treccani: “Azione esplorativa, indagine attuata con diversi mezzi allo scopo di conoscere l’opinione di un certo numero di persone su una determinata questione”.

Di sondaggi ne sentiamo e leggiamo tutti i giorni: sono ormai diventati uno strumento quasi quotidiano per conoscere l’opinione della gente. Questo non vuol dire che ogni volta si vada ad interrogare tutti i 60 milioni di italiani, ma se ne interpella solo una limitatissima quantità. Non se n’è accorto forse il solo Montani, scambiandolo con la parola “referendum”, quella sì, invece, destinata a raccogliere l’opinione dell’intera popolazione.

Ma per completare il quadretto, ci mette lo zampino anche Silvio Mazzaroli, direttore de L’Arena di Pola, dando man forte al suo “inviato speciale” e raccontando di “assai poco significativi sondaggi (500 intervistati) esperiti al riguardo a Trieste”. E così gli insufficienti in matematica e statistica salgono a due!

Quindi, per concludere, se un sondaggio tra lo 0,2 per cento dei triestini dovrebbe essere poco significativo, cosa dovremmo dire degli ultimi raduni polesani, quelli dalla gestione Mazzaroli, che raccolgono -guarda caso- proprio lo 0,2 per cento degli Esuli dalla città istriana?

La Redazione del sito

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