Nonostante i toni rassicuranti del presidente dell'UdI Lacota ("credo che il rischio che si ripetano episodi di intolleranza come quelli dello scorso anno, sia decisamente contenuto"), il Sindaco di Nova Gorica ha declinato l’invito a partecipare al "pellegrinaggio" di oggi sulle foibe di gargaro e Ternova, dichiarando: ”Non serve onorare i defunti in quanto c’è la ricorrenza del 2 Novembre a farlo”.
Sulle pagine del quotidiano sloveno Primorski l’"Iniziativa Civile per il litorale" ha invitato la popolazione a chiudersi nelle case in quanto tale "pellegrinaggio” va visto come una provocazione. Il locale Sindaco ha chiesto ai cittadini di non reagire per non far ripetere l'episodio della Grotta di Corgnale.
Nei giorni scorsi avevamo evidenziato come sia difficile considerare un pellegrinaggio l'iniziativa di Lacota, perché un pellegrinaggio si compie nel silenzio, senza eco sulla stampa e nel cristiano rispetto per i tanti morti che sono ancora lì sotto è che mai vorrebbero essere "usati" per paparazzate o per soddisfare il bisogno di personalismi mediatici.
Gli eventi dello scorso anno e le conseguenti polemiche non possono che suscitare forte preoccupazione in questo momento in tutti quelli che -e sono tanti- lavorano ogni giorno perché gli abitanti di queste terre, che tanti traumi hanno condiviso in passato, possano trovare un linguaggio e soprattutto un’idea di futuro comuni su entrambi i lati del confine, caduto sulla carta ma che nei fatti spesso ancora sopravvive.
Ne trarranno solo profitto di visibilità quelli che in questi anni nulla hanno fatto perché Trieste si riappacificasse -o almeno accettasse- tutto il suo difficile passato e lavorasse per il futuro. Sono coloro i quali continuano a vivere con fastidio, se non con aperta ostilità, la più grande ricchezza del territorio in cui vivono: quella di essere in un territorio plurale, in cui lingue, culture, religioni e mentalità si incontrano, si intrecciano, a volte si scontrano, ma si arricchiscono a vicenda.
Vedremo invece le solite foto, le solite interviste a chi ha come priorità la propria immagine su una pagina di giornale o sull'edizione serale di un tg.
I nostri morti sono lì a pochi metri? Non fa nulla, quello è (amaramente) solo un dettaglio secondario…
(fonte ANVGD Trieste con collaborazione della Sede nazionale)