Trieste ha celebrato ieri i 56 anni dal suo ritorno all'Italia, aprendo ufficialmente le celebrazioni per il 150/o anniversario dell'unita' nazionale, alla presenza del ministro della Difesa Ignazio La Russa. In una piazza dell'Unita' d'Italia sferzata dalla bora, La Russa ha assistito in mattinata alla cerimonia dell'alzabandiera e ha inaugurato una mostra dedicata alle Forze armate e di Polizia. ''E' stato un impegno sinergico – ha spiegato – far confluire due occasioni in un unico appuntamento, per il desiderio di dare importanza a un'identita' nazionale che ci fa sentire figli della stessa Patria''.
Il capoluogo giuliano e' diventato cosi' il simbolo dell'Italia unita e La Russa ha rimarcato che la citta' di Trieste ''ha fatto palpitare i cuori di giovani e meno giovani, ha visto i primi martiri del Dopoguerra e ha con le Forze armate un rapporto splendido''.
Poi, nel salotto azzurro del Municipio giuliano, ha rivelato anche la sua passione calcistica di bambino, la Triestina, ''perche' ero preso – ha spiegato – dalla passione per il suo ritorno all'Italia''. Il sindaco Roberto Dipiazza, in incontro nella sede comunale, ha donato al ministro il Sigillo trecentesco della citta', ricevendo un ''crest'' in pietra lavica.
Le celebrazioni triestine del 150/o dell'unita' nazionale sono quindi seguite con la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti, sul colle di San Giusto.
Nel pomeriggio, la nave ''San Giusto'' ormeggiata al Molo Bersaglieri ha ricevuto, tramite il proprio comandante, capitano di vascello Maurizio Scarcella, la bandiera della Citta'. Nel pomeriggio, inoltre, su piazza Unita' c'e' stato uno spettacolare sorvolo da parte delle ''Frecce Tricolori'', seguito, al Teatro Verdi, da un concerto del musicista e compositore Giovanni Allevi con l'Ensemble Simphony Orchestra.
(fonte Ansa – foto Il Piccolo)