Contrordine. O quasi. La Slovenia non ostacolerà gli ultimi passi della Croazia alle soglie dell’Ue. La promessa, dopo i “rumors” circolati sulla stampa croata a proposito di un veto sloveno contro Zagabria, è stata fatta dal ministro degli Esteri di Lubiana, Karl Erjavec. Erjavec che, in un’intervista davanti alle telecamere del “braccio balcanico” di Al Jazeera, ha voluto sgombrare il campo dai dubbi sui paventati ritardi all’ingresso della Croazia nella Ue. Ritardi possibili a causa del contenzioso tra Zagabria e Lubiana, in particolare sul capitolo della Ljubljanska Banka.
«Non vedo alcun problema» che impedisca «l’inizio del processo di ratifica», ha assicurato Erjavec. Anzi no, un ostacolo forse ancora c’è, ha ricordato il ministro. L’annosa questione dei 172 milioni di euro che 130mila croati avevano in deposito, agli inizi degli Anni Novanta, nei forzieri della Ljubljanska e che furono congelati con la chiusura delle filiali al di fuori della Slovenia, lasciando migliaia di risparmiatori croati con un pugno di mosche in mano. Per Erjavec, l’intoppo esiste, non è però insuperabile. «Non capisco perché sul fronte croato s’insista nel procedere con cause davanti a giudici croati» contro la Ljubljanska e il suo successore legale, la Nova Ljubljanska Banka, mentre si potrebbe più facilmente «risolvere il problema all’interno del processo di successione» fra i Paesi dell’ex Jugoslavia.
Comunque andranno le cose, la ratifica non è a rischio, ha ripetuto il politico sloveno. Una repentina marcia indietro rispetto alle proprie dichiarazioni del luglio scorso, quando aveva minacciato di chiudere le porte a Zagabria proprio a causa del nodo Ljubljanska. Per superare il conflitto, Erjavec ha annunciato che presto incontrerà l’omologa croata, Vesna Pusic, a cui ribadirà «che le relazioni tra Croazia e Slovenia sono molto buone, a prescindere dai temi ancora aperti, come quello della Ljubljanska Banka». Una questione, ha suggerito Erjavec, «che va risolta nella maniera appropriata», magari seguendo i suggerimenti di due esperti, uno croato e uno sloveno, che si incontreranno in settimana per esplorare nuove vie.
Stefano Giantin
“Il Piccolo” 27 agosto 2012
Mentre la Slovenia ritira il suo veto, parte dell’opinione pubblica croata manifesta ancora contro l’ingresso nell’Unione Europea (nella foto www.sofiaecho.com una recente manifestazione a Zagabria)