3° edizione de “La Bancarella – Salone del Libro dell’Adriatico Orientale”
a Trieste dal 10 al 14 settembre 2008
e
“8 in storia” 4° edizione di “Aperitivo con la storia”
Si inspira alla conoscenza scaturita dall’incontro la Terza edizione de La Bancarella- Salone del libro dell’Adriatico orientale organizzata dal Centro di documentazione della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata, che ritorna su una delle piazze più centrali di Trieste dal 10 al 14 settembre prossimi.
Uno spazio particolare fondato sullo scambio di esperienze storiche, culturali e umane che, “qui come dappertutto”, formano sfumature e microcosmi con i quali confrontarsi.
L’appuntamento è quindi per mercoledì 10 settembre, nella bianca piazza Sant’Antonio nuovo, dove, per cinque giornate, un circuito di bancarelle offrirà proposte editoriali vecchie e nuove alternate ad un continuo profilarsi di appuntamenti letterari, dibattiti, concerti, degustazioni di prodotti tipici e riflessioni sul passato e sul presente della cultura adriatica. Tanti gli ospiti chiamati ad intervenire anche quest’anno, tra varie novità e graditi ritorni.
Per la quarta volta consecutiva ritroviamo la manifestazione parallela “Aperitivo con la storia”, grazie al contributo della Provincia di Trieste, un modo per proporre con stile e leggerezza la parentesi del dibattito storico accompagnata da un distensivo e conviviale aperitivo.
“8 IN STORIA” è il titolo dei quattro appuntamenti inseriti nel cartellone de La Bancarella, ispirati a dei precisi anniversari che partono da una considerazione: il 2008 si presta particolarmente ad essere anniversario “tondo” di diversi eventi, alcuni dei quali di significativa importanza nella storia italiana e non solo. Tra i tanti avvenimenti degni di approfondimento storico, ne abbiamo scelti quattro che ci sono parsi tra i più interessanti. Per Trieste e non solo per Trieste, non si poteva iniziare questa rassegna senza ricordare il 1918, la prima redenzione della città giuliana e la vittoria italiana nella prima guerra mondiale. Poi, il 1948, le elezioni politiche del 18 aprile, con le quali sostanzialmente finì l’acceso dopoguerra e l’Italia avviò il proprio cammino nel mondo occidentale. A seguire, due date a noi più vicine e due temi sui quali la storiografia e la pubblicistica si sono misurati in questi ultimi tempi. Il primo sarà il 1968, con la presunta rivoluzione, oggetto di troppi studi più legati al ricordo nostalgico che a un approfondimento. Il secondo tema chiuderà il ciclo delle conferenze e sarà dedicato al 1978, il delitto Moro, anch’esso molto frequentato in questo anniversario.
Tra le novità che si estenderanno a tutte le giornate de La Bancarella, quest’anno verrà presentata la mostra fotografica “Adriatico”, di Piero Magnabosco, pensata per questa manifestazione da CDM e Comunicarte. Attraverso numerosi e suggestivi scatti, tratti anche da scorci aerei o ripresi da imbarcazioni, la costa istriana e dalmata apparirà così da angolazioni inedite e affascinanti. E’ curiosa e sempre diversa l’anatomia di un territorio quando è vista da porti, baie, approdi e fari. Quest’avventura è mediata dall’occhio allenato di un esperto, che ha allestito il materiale della mostra sia con fotografie proprie che consultando diversi archivi fotografici.
La seconda novità di questa edizione è l’inserimento di uno spazio fisso all’interno dell’allestimento per discutere liberamente con gli autori presenti, a partire dalle prime ore pomeridiane di ognuna delle cinque giornate del programma.
Sul fronte dei dibattiti e delle conferenze, verrà affrontato il tema della cultura adriatica tra passato e presente attraverso varie prospettive. Una di queste è rappresentata dallo studio dei dialetti preromanzi e veneti, considerando i processi di contaminazione linguistica e di osmosi culturale che vi si associano. Sempre lo stesso tema verrà analizzato con l’apporto della letteratura, straordinario veicolo di conoscenza, in quanto anche sinonimo di varietà e di personalizzazione di contenuti socioculturali. Non mancheranno poi dibattiti e volumi sull’esodo e sugli esuli, riflessioni che verranno rese più leggere attraverso la trasposizione scenica di concerti e video ispirati al tema. Sempre tra le questioni care all’universo istriano, troviamo la presentazione sulle ultime ricerche sulla toponomastica in Istria, Fiume e Dalmazia, ma anche un incontro con tre giovani neolaureati con tesi sulla storia e la cultura romanico-veneta nell’Adriatico orientale.
Non mancheranno appuntamenti riservati ad iniziative particolari, come nel caso della rinnovata partecipazione con l’associazione Carta di Cividale, affrontando quindi il periodo Longobardo e con l’Edit di Fiume per quanto riguarda la letteratura italiana della minoranza italiana in Slovenia e Croazia.
Tra le curiosità, spicca il raffronto tra le abitazioni in pietra istriane con quelle rilevate in varie località dell’Africa subsahariana.
Le arti e l’enogastronomia come sempre torneranno in diversi momenti, attraverso spettacoli corali, teatrali, con la presentazione di lavori sul cinema di frontiera, attraverso le musiche d’operetta e con la riproposizione di antiche melodie popolari.
Un programma, insomma, molto denso e diversificato, del quale qui vogliamo dare solo un’anticipazione, riservandoci di presentarlo nei prossimi giorni nei dettagli e con tutti i suoi protagonisti.
La manifestazione è stata organizzata con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste e del MIBAC e con il patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste e Provincia di Trieste.