da "Famiglia Cristiana" del 28 marzo 2010
Sabato 6 marzo 2010 è successo un piccolo grande "miracolo". Il religioso paolino fratel Nicolò Brezza di 88 anni, accompagnato dal superiore provinciale don Ampelio Crema e dal sottoscritto, ha potuto conoscere per la prima volta i suoi 7 nipoti e i vari pronipoti a Rijeka (l'antica Fiume) in Croazia.
Fratel Brezza è nato nel 1922 a Jvanie, nell'isola di Cres (Cherso). Morti il papà a 5 anni e la mamma a 7, Nicolò -rimasto orfano con altri due fratelli: Giovanni e Domenico – è stato affidato a uno zio come tutore che a 11 anni lo ha mandato nel vocazionario paolino di Alba (Cn), dove aveva già un suo figlio. Qui Nicolò ha potuto studiare e maturare la sua vocazione religiosa, ma ha perso i contatti con i suoi fratelli. Giovanni era emigrato con la famiglia in Australia e Domenico, dopo aver servito l'Italia come militare, finendo nel campo di concentramento, era ritornato a Fiume.
Un paio d'anni fa, i nipoti di Fiume (di cui non conosceva l'esistenza) sono riusciti a rintracciarlo, con l'aiuto del parroco di Beli, don Giuseppe Bandera, ancora sulla breccia con i suoi 96 anni.
Era dal 1938 che fratel Nicolò non vedeva la sua terra natia e grande è stata la sua emozione quando domenica 7 marzo ha potuto festeggiare con i "ritrovati" nipoti il suo 70° di professione religiosa nella chiesa dov'era stato battezzato, ha avuto la gioia di rivedere la casa dov'era nato, alcuni cugini ancora in vita e pregare presso la tomba dei suoi genitori e del fratello Domenico.
Le vicende storiche, il cambiamento del cognome (da Brezac a Brezza, e nuovamente Brezac per chi è rimasto sotto la Jugoslavia), la complicazione della lingua hanno reso laboriosa la ricerca da parte dei nipoti. Ma, dopo questa esperienza, fratel Nicolò dice di essere rinato, perché ha toccato con mano quei legami familiari che lo riconciliano con la sua storia. La sua speranza ora resta quella di poter fare lo stesso con i suoi nipoti d'Australia. Auguri!