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28 ott – I ”rimasti” orgogliosi di essere tali

Consapevolezza del proprio ruolo storico, orgoglio per la scelta di rimanere operata dai nostri padri, fiducia e ottimismo: e appellandosi a questi sentimenti e stati d'animo che il presidente dell'Unione Italiana Furio Radin ha invitato i consiglieri dell'Assemblea, riuniti ieri sera a Fiume in palazzo Modello, ad affrontare la difficile situazione in cui si trova in questo momento l'Associazione e quindi la stessa Comunità Nazionale Italiana. "Noi, rimasti in un mondo distrutto, non rimpiangiamo nulla e non rinneghiamo la nostra storia, anzi andiamo fieri delle scelte dei nostri padri, e non soltanto perché, senza di noi oggi la lingua italiana si parlerebbe fino a Muggia, ma anche perché questa, oggi, è una terra migliore proprio perché ci siamo anche noi", ha detto Radin aprendo i lavori.

«Viva noi»

"Contiamo molto di più del nostro numero, contiamo per la nostra cultura, per l'attaccamento alla nostra identità – ha aggiunto il deputato della CNI al sabor croato – siamo un soggetto della storia contemporanea di queste terre, siamo dentro la politica, alla pari di qualsiasi maggioranza. Siamo minoranza. ma non lo siamo, perché veniamo percepiti come una componente attiva della società. Oggi, cari amici, la politica conta forse troppo nelle nostre vite, e vengono trascurati dei valori, ma questo è il prezzo che paghiamo per continuare a esistere in quanto italiani in queste terre. Pensiamo a questo quando alziamo il tono in Parlamento, e vi assicuro che non è da minoranza alzare la voce negli ambienti della politica nazionale e nazionalista. Pensiamo a questo quando facciamo scelte di coalizione che non corrispondono alle nostre ideologie personali, ma fanno gli interessi della nostra comunità – ha precisato Radin -. Ed è al mantenimento della nostra identità a quello che abbiamo in comune, e ci hanno lasciato i nostri padri, i rimasti, che vi prego di pensare", ha concluso il presidente dell'Assemblea UI terminando il suo intervento con un "viva noi".

Battelli tesoriere dell'Assemblea OSCE

Che la CNI abbia tutti i motivi di andare fiera di ciò che è e delle esperienze che ha maturato lo dimostra anche un'importante nomina: Roberto Battelli, deputato al Parlamento sloveno è diventato tesoriere all'interno dell'Assemblea OSCE. Si tratta di una delle funzioni principali, di una grande affermazone per Battelli, ma anche per tutta l'UI e la Comunità Nazionale Italiana. Rivolgendosi ai consiglieri Battelli ha detto di essere orgoglioso di rappresentare la CNI al Parlamento sloveno e nell'Assemblea OSCE, e ha ringraziato i connazionali per avergli dato la possibilità di crescere e di essere riconosciuto.

Doppia cittadinanza: tempi ridotti a zero

Attestazioni di riconoscimento e di stima anche da parte del console generale d'Italia a Fiume, Fulvio Rustico, il quale ha sottolineato l'importanza storica della CNI, dei rimasti, nel mantenimento della lingua e della cultura italiane in questi territori e ha reso noto che i tempi d'attesa per la riacquisizione della cittadinanza italiana sono praticamente arrivati a zero.
Una quarantina i consiglieri presenti nelle varie fasi dei lavori dell'Assemblea; è stato approvato l'assestamento di Bilancio 2009, mentre un'articolata discussione si è sviluppata sulla ripartizione dei mezzi previsti dalla legge 193/04 e sull'utilizzo e la ridestinazione dei fondi rimasti dalla legge 19/91. L'Assemblea ha preso inoltre in esame un'informazione sullo stato di attuazione dei progetti previsti dalle convenzioni MAE-UI e MAE-UPT insieme con una riflessione sull'iter e sulle problematiche che le iniziative previste da tali convenzioni hanno incontrato nella loro realizzazione pratica.

Ilaria Rocchi su La Voce del Popolo

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