Una mostra e una serie di conversazioni a ricordo del novantesimo anniversario dell’impresa di Fiume. L’assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, su iniziativa dell’assessore Massimo Greco, propone al pubblico triestino una mostra, ideata e realizzata dalla direzione Area cultura – Civici Musei di Storia ed Arte, e un’articolata serie di conversazioni affidate a esperti di storia e storia dell’arte in collaborazione con la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste.
La mostra ”Hic manebimus optime”, costituita da riproduzioni affidate ad agili pannelli e da fotografie, giornali dell’epoca, documenti (tra cui spiccano lettere autografe di Gabriele D’Annunzio), stampati e oggetti provenienti dal Civico Museo di Storia Patria, dal Civico Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan, dalla Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte e dal Civico Museo Teatrale “Schmidl”, sarà allestita nell’atrio dell’ex Pescheria. Il tutto per tracciare in modo accattivante e rigoroso un percorso volto a rievocare i momenti più significativi dell’impresa fiumana di D’Annunzio e dei Legionari nella città quarnerina tra il 1919 e l’inizio del 1921, invitando a riflettere su un periodo complesso del Novecento italiano.
La mostra, che verrà inaugurata domani alle 17.30, utilizza materiali e professionalità dei Civici Musei di Storia ed Arte. La direzione è di Adriano Dugulin, la cura scientifica di Antonella Cosenzi con la collaborazione di Francesco Fait, gli allestimenti di Enrico Halupca, Mario Fraschilla e Boris Juretic.
Le conversazioni, che spaziano dagli aspetti prettamente storici della questione fiumana ai risvolti nel mondo dell’arte, traggono spunto dall’anniversario per esaminare la crisi italiana del primo dopoguerra muovendo dall’osservatorio fiumano, con uno sguardo privilegiato sulla dimensione adriatica. Il ciclo delle conversazioni, avviato dall’Università di Trieste per gli studenti del corso di Storia contemporanea della facoltà di Scienze politiche, grazie al coinvolgimento del Comune, amplia il suo bacino di utenza rivolgendosi anche al pubblico cittadino con particolare attenzione agli insegnanti e agli studenti delle scuole medie superiori.
«Fiume – osserva l’assessore Massimo – è un episodio di grande interesse sotto vari aspetti, da quello ideologico e istituzionale a quanto invece attiene lo stile, i comportamenti, il costume della politica. Si situa nel turbolento primo dopoguerra, azzarda soluzioni originali e ”trasversali”, si rapporta in modo ambivalente e non schematico con il fascismo nascente«.
A iniziare il ciclo delle conversazioni, venerdì alle 17.30, sarà Elena Pontiggia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che parlerà su ”L'arte e gli artisti negli anni dell'esperienza fiumana”. Martedì 17 novembre, alle 17, toccherà a Giuseppe Parlato dell’Università San Pio V di Roma, con uina conversazione su ”D’Annunzio e Mussolini”. Mercoledì 2 dicembre, alle 17, Pietro Neglie dell’Università di Trieste si soffermerà su ”Il diciannovismo”. Infine giovedì 10 dicembre, alle 17, Raoul Pupo delòl’Università di Trieste, parlerà di ”D’Annunzio e la Dalmazia”.
Laura Strano su Il Piccolo del 28 ottobre 2009