Rispetto all’anno in corso, il 2013 sarà sottotono in quanto a investimenti nel turismo istriano. Si parla di una cifra complessiva di 80 milioni di euro, ripartita tra le cinque maggiori aziende del settore che si limiteranno a interventi di manutenzione e di refresh degli impianti esistenti. Si tratta comunque di importi non indifferenti, ma sicuramente al di sotto rispetto a quelli relativi agli ultimi anni.
Nel 2011 ad esempio il solo albergo Lone a 5 stelle a Rovigno è venuto a costare 46 milioni di euro, nel 2009 sempre a Rovigno era stato ricostruito l’albergo Monte Mulini con un restauro da 27 milioni. Più o meno dello stesso valore la completa ristrutturazione dell’albergo Histria e del vicino insediamento di Punta Verudella a Pola, riaperti il giugno scorso. L’anno prossimo sarà nuovamente l’azienda Maistra di Rovigno (che gestisce anche gli impianti turistici di Orsera) a investire più di tutto nelle sue strutture ricettive. Si parla di 32 milioni di euro da impiegare per il riatto dell’insediamento di Amarin dove la qualità degli impianti verrà elevata a 4 stelle. Tra l’altro sarà costruito un ristorante vicino alla spiaggia incluso nell’offerta pensione.
Nell’area di Monte Mulini, verrà ricavato un complesso di piscine in funzione degli alberghi Eden e Lone. Al secondo posto per gli investimenti pianificati nel 2013 è l’Istraturist di Umago che conta di spendere 18 milioni di euro. Gli interventi maggiori nel campeggio Park Umag, poi nella ristrutturazione delle camere dell’albergo Sol Umag nonché del centro tennis e dei campi di calcio.
Si spenderà anche nei contenuti per lo sport, tempo libero e divertimento con accento particolare al cicloturismo. Segue la Riviera Adria di Parenzo, che dopo aver acquisito la società Rabac di Rabaz ( o Porto Albona), è diventata la più grande azienda turistica in Croazia, sorpassando la Maistra di Rovigno.
I suoi investimeni nel 2013 saranno di 16 milioni, la metà dei quali sarà spesa proprio a Rabaz per l’aggiornamento di tutti i suoi impianti ricettivi. In coda alla classifica troviamo la Plava Laguna anch’essa di Parenzo e l’Arenaturist di Pola, con 7,4 milioni di euro ciascuna per interventi di ordinaria manutenzione o poco più. Parlando ancora di investimenti, rimangono un’incognita per non dire pio desiderio sulla carta, due campi di golf. Quello di Marlera vicino a Lisignano nel Sud dell’Istria per il quale non ci sarebbero più investitori interessati e quello del Bosco dei Frati vicino a Cittanova. Qui l’immobile è bloccato dal tribunale in seguito al noto contenzioso relativo alla vicenda della tenuta monasteriale di Daila.
(fonte “Il Piccolo” 28 novembre 2012)
L’area di Marlera (Istria) sulla quale si sarebbe voluto realizzare un campo da golf (foto www.villecasali.it )