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28set12 – L’Istria «a caccia» dei fondi europei

La Giornata europea delle lingue, che si festeggia il 26 settembre, e alla quale la Regione Istriana, che da sempre guarda con occhio attento e sguardo aperto al multilinguismo, alla multiculturalità e all’Europa, ha avuto ieri a Pola le sue celebrazioni a più livelli: politico, economico, culturale, artistico, colorato, informativo, ma soprattutto di comunicazione.

 

Per l’occasione è stato a Pola S. E. Paul Vandoren, capo della Delegazione dell’Unione Europea in Croazia, che ha incontrato i vertici regionali e cittadini. In penisola anche l’ambasciatrice d’Italia a Zagabria, S.E. Emanuela d’Alessandro. Il momento più prettamente politico lo si è avuto in mattinata, in sede di Regione Istriana, dove Vandoren ha incontrato lo zupano, Ivan Jakovčić, e il sindaco di Pola, Boris Miletić. A questo primo abboccamento ha fatto seguito una riunione di lavoro e informativa che ha portato allo stesso tavolo, oltre a Vandoren, D’Alessandro, zupano e sindaco, pure il rettore della “Juraj Dobrila”, Robert Matijašić, l’assessore alla Collaborazione internazionale e alle integrazioni europee, Oriano Otočan, l’assessore per la Comunità nazionale italiana e le altre comunità, Valerio Drandić, l’assessore per l’Istruzione, sport e cultura tecnica, Patricia Smoljan, il capogabinetto dello zupano, Miodrag Čerina, la vicezupano Viviana Benussi, nonché Boris Sabatti, direttore dell’IDA.

 

Nel corso dell’incontro, che si è svolto rigorosamente a porte chiuse, la Regione ha illustrato le attività intraprese nel campo della cooperazione internazionale e delle integrazioni europee, i progetti regionali realizzati o da realizzare con fondi europei ed altro in tema. Prima di raggiungere piazza del Popolo (Mercati), dove si è potuto assistere ad un programma artistico culturale, visitare gli stand d’occasione allestiti per meglio conoscere l’Unione Europea, prossima famiglia della Croazia, Vandoren e Jakovčić hanno incontrato la stampa.

 

“La Regione Istriana ha già fatto molto con i mezzi dei Fondi europei ed ho personalmente incoraggiato lo zupano ed i suoi collaboratori ad essere pronti ad usufruire di mezzi strutturali ancor più consistenti una volta che la Croazia sarà entrata di fatto nella famiglia dell’Unione europea, vale a dire dal 1.mo luglio dell’anno prossimo”, così l’ambasciatore Vandoren. La Croazia ha avuto a disposizione 15 milioni di euro annuali dai fondi di preadesione, che diventeranno 750 nella seconda metà del 2013. Meglio ancora (finanziariamente parlando) nel periodo 2014 – 2020, allorché la Croazia avrà la disponibilità di 1.7 miliardi di euro all’anno. Da qui l’invito e l’incoraggiamento alla Regione Istriana di preparare progetti con i quali (con)correre.

 

Soddisfatto Jakovčić per “l’ottimo colloquio avuto” e per il sostegno che la Commissione europea ha dato ai progetti made in Histria, ragion per cui sperare che anche in futuro sarà così è più che lecito. “La Regione ha avviato 190 progetti che hanno avuto finanziamento da vari fondi, per un totale di 45 milioni di euro.” Jakovčić ha sottolineato che l’Istria ha un esercito di 50 europrogettisti, dichiarando che “siamo assolutamente pronti e preparati a concorrere con progetti una volta che i mezzi saranno liberi da vincoli”.

 

Carla Rotta

“la Voce del Popolo” 27 settembre 2012

 

 

 

Pola, stand di comunicazione in occasione delle Giornate europee delle lingue (foto www.pula.hr)

 

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