Cerimonie e incontri in occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria. Il mondo ricorda la shoah con discorsi, interventi, mostre. E sullo sfondo può capitare che, una mattina in tv uno di fronte all'altro, s'incontrino Alain Elkann, giornalista, nato in America da famiglia ebraica, autore di saggi e libri e Lucio Toth, magistrato, con un passato di senatore, esponente degli esuli istriani, fiumani e dalmati, ed anche scrittore. Il suo libro-romanzo "La casa di Calle San Zorzi" è stato presentato il27 gennaio da Elkann nell'ambito del format, "Due minuti un libro" su La7.
Ma è il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ci si aspetterebbe un taglio diverso della trasmissione. E invece si assiste ad un elegante, intelligente, incontro tra uomini di garbo. Lucio Toth presenta l'argomento del libro: "parla di italiani, croati e serbi – dice -, della mia Dalmazia. Della guerra che ha strappato i primi alla loro terra, degli altri che sono andati a vivere nelle case dove siamo nati e di un terribile conflitto che negli anni Novanta ha nuovamente rovesciato la situazione, mettendo uno contro l'altro i due popoli slavi. Come si è vissuto a Zara dopo che noi ce ne andammo? È questa la domanda alla quale ho voluto dare una risposta, senza tralasciare episodi di storia forte, come l'impresa di D'Annunzio a Fiume".
Perché voi siete un popolo di esuli? – incalza Elkann -, mentre il "come noi" rimane sospeso, ma presente e suona come un omaggio alla Giornata e a tutti quelli che hanno plasmato la propria storia sulla sofferenza e la tragedia voluta dalla guerra.
Sono solo due minuti di grande impatto, di incredibile rispetto così come solo la cultura è capace di offrire. Lucio Toth si muove – è nella sua indole -, sfuggendo alla telecamera, uscendo quasi dallo schermo con quell'irrequietezza propria della nostra gente, eternamente in agitazione.
"Leggete il libro di Lucio Toth, edito da Sovera", conclude Elkann quando la scintilla della curiosità è già scattata. Ci viene in mente un suo libro "I soldi devono rimanere in famiglia", presentato qualche anno fa anche a Trieste, con sullo sfondo un'altra saga familiare di gente che la guerra sparge nel mondo. E allora viene da pensare che la Memoria e il Ricordo, quando s'incontrano, producono riflessioni alte perché la storia appartiene all'uomo che sa farne giusto uso.
Rosanna Turcinovich Giuricin su La Voce del Popolo
(Alain Elkann, conduttore su La7 del programma "Due minuti un libro")