Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all'unanimita' il programma 2010 degli interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale di origine veneta nell'Istria e nella Dalmazia. Le iniziative sono previsti da uan specifica legge regionale, la 15, approvata nel 1994. La somma complessiva messa a disposizione, ha spiegato il relatore Vittorino Cenci presidente della commissione Cultura dell'assemblea veneta, e' di 650 mila euro, 400 mila dei quali destinati al restauro di edifici e opere d'arte legate alla presenza della Repubblica Veneta, 250 mila al finanziamento di iniziative culturali promosse dalla Giunta regionale in collaborazione con enti italiani, sloveni, croati e montenegrini. Queste riguardano soprattutto la conoscenza della storia locale e della valorizzazione del patrimonio linguistico delle comunita' italiane ancora presenti lungo la costa adriatica.
''Quest'ultimo aspetto degli interventi nel corso degli anni – ha rilevato Cenci – ha fatto si' che l'applicazione della legge si sia progressivamente discostata dalle finalita' originarie per cui e' necessaria un riflessione''. Le obiezioni di fondo all'impostazione complessiva della legge sono, pero', venute dal consigliere Nereo Laroni il quale ha sottolineato quanto sia profondamente mutato il contesto gepolitico nel quale si inseriscono gli interventi ''La Croazia tra il 2010 e il 2011 completera' il suo percorso di ingresso nell'Unione Europea – ha ricordato – per cui sara' necessario rivedere l'intero progetto per arrivare ad una gestione del tutto diversa del patrimonio culturale veneziano sulle coste istriane in quanto esso diventera' un patrimonio unitario e come tale andra' valorizzato. Per far questo – ha concluso Laroni – e' necessaria una radicale innovazione legislativa che dovra' partire dal Consiglio veneto per essere poi definita e applicata a livello di politica culturale europea''.
Su queste riflessioni si sono detti d'accordo i consiglieri Andrea Causin e Diego Bottacin, Mariangelo Foggiato e Pietrangelo Petteno' il quale ha sottolineato anche l'opportunita' di proseguire i contati gia' avviati per allargare l'attenzione della Regione Veneto anche alle testimonianze del patrimonio storico veneziano presentii in tutto il Levante e soprattutto in Grecia dal Peloponneso a Creta.
(fonte ANSA)